Trial clinici

La sedentarietà e lo stare troppo seduti portano alla disabilità

SedentarietàI ricercatori mettono sull’avviso dalla sedentarietà e lo stare troppo seduti: a qualsiasi età è un serio rischio per la salute e, in particolare quando anziani, si rischia la disabilità. Lo studio

La sedentarietà fa male, molto male. E a quanto sembra non importa quanto esercizio fisico moderato si compie perché ogni ora in più che si sta seduti raddoppia il rischio di disabilità.

Il monito arriva da un nuovo studio pubblicato sul Journal of Physical Activity and Health e condotto dai ricercatori della Northwestern Medicine, i quali hanno scoperto che a parità di età, la persona che sta seduta un’ora in più dell’altra ha il 50% in più di probabilità di diventare disabile.

L’osservazione è stata fatta analizzando gli effetti della sedentarietà su oltre 2.200 persone dai 60 anni in su. Tutti i partecipanti sono stati dotati di sensori di movimento che dovevano indossare durante le loro ore di veglia e per almeno quattro giorni a settimana. I partecipanti sono poi stati seguiti per tre anni.

I sensori misuravano sia l’attività fisica leggera che moderata, come per esempio fare shopping, camminare a passo svelto o la corsa. Allo stesso tempo, i sensori misuravano anche i periodi di inattività.

I risultati finali hanno mostrato che coloro erano rimasti attivi presentavano nel complesso migliori condizioni di salute, rispetto a quelli che non erano attivi. In più, coloro che stavano seduti tra le nove o più ore al giorno mostravano un calo misurabile nelle capacità fisiche.

Le camminate sono un elisir di lunga vita

CorsaSe si fa più attività fisica di quanto consigliano le linee guida, almeno dal punto di vista delle camminate, il rischio di morte diminuisce anche rispetto a chi si limita alla quantità indicata.

Lo afferma uno studio dell'Università di Berkeley pubblicato dalla rivista 'Plos One'.

I ricercatori hanno analizzato i dati di circa 42mila persone che avevano partecipato a un programma del 1998 che chiedeva ai volontari di riportare la quantità di tempo passato camminando.

I dati sono stati poi incrociati con i registri di morte per determinare chi era ancora vivo nel 2008.

Dai questionari è emerso che il 23 per cento camminava meno delle due ore e mezzo a settimana raccomandate, il 16 per cento le seguiva esattamente e il resto invece superava questa quantità.

Il colore della confezione condiziona la scelta del cibo che mangiamo

Confezioni colorateChe il colore del cibo sa importante è ormai risaputo: a ogni colore corrisponde una proprietà benefica; adesso, inoltre, secondo uno studio condotto nel Regno Unito, anche il colore della confezione nella quale vengono serviti o venduti i cibi influirebbe sulla percezione che abbiamo di un certo elemento.

Lo studio in questione è stato condotto dall’Università di Oxford e pubblicato dalla rivista “Flavour”, e mostra come la nostra percezione del cibo non riguardi soltanto il gusto, come spiegano gli stessi ricercatori:

Il modo in cui percepiamo il cibo e un’esperienza multi-sensoriale che coinvolge non solo il gusto e la consistenza del cibo, ma anche il profumo e la vista. Perciò, anche prima che il cibo arrivi nella nostra bocca, il cervello si e già formato un suo parere.

Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di valutare la qualità generale del cibo attraverso diversi esperimenti, ad esempio cercando di capire se l’opinione su quel cibo cambiava se veniva usato un cucchiaio di plastica anziché uno di metallo o di colore diverso. L’esperimento principale è stato condotto facendo mangiare ai volontari dello yogurt greco con posate diverse. Secondo i volontari che hanno partecipato all’indagine, lo yogurt risultava essere più buono e dolce se mangiato con dei cucchiaini di plastica leggeri, mentre pareva più amaro se consumato con un cucchiaio di metallo.

Allo stesso modo, secondo i risultati di questa ricerca, cambierebbe la percezione del sapore del cibo a seconda del colore delle posate e dei contenitori nei quali è servito. L’esperimento che ha dimostrato senza ombra di dubbio questa particolarità è quello condotto sulla cioccolata calda.

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