Trial clinici

Assumere meno zucchero possibile!

ZuccheroZucchero – Un recente studio mirato ai bambini afferma che i danni causati dallo zucchero possono essere facilmente prevenuti e addirittura invertiti; mentre la maggior parte delle diete tendono a richiedere mesi per mostrare i risultati, riducendo il consumo di zucchero si notano effetti positivi immediati sulla salute generale.

Il Dr. Robert Lustig e il suo team di ricercatori della “University of California”, in San Francisco, sono stati in grado di diminuire i livelli di trigliceridi di 33 punti in media, facendo scendere il colesterolo LDL (cattivo) e la pressione diastolica di 5 punti. In soli 10 giorni, tutti i bambini che hanno partecipato allo studio hanno visto ridursi drasticamente il rischio di diabete di tipo 2.

Il test, effettuato solamente sui bambini, sembra suggerire benefici simili anche per gli adulti.

È importante sapere che non tutte le calorie sono creati uguali; 100 calorie di zucchero non sono come 100 calorie di spinaci. Purtroppo le aziende alimentari tendono a sorvolare su questo tema cercando di far credere che “a basso contenuto calorico” sia sinonimo di “sano”. In realtà, non dovremmo concentrare la nostra attenzione sul conteggio delle calorie ma sugli ingredienti contenuti nel nostro cibo.

Mangiare pistacchi per combattere il diabete di tipo 2

PistacchiPistacchi contro diabete di tipo 2: arrivano nuove conferme dall’European Congress on Obesity che si è tenuto a Sofia, in Bulgaria, dal 28 al 31 Maggio. Una ricerca presentata nel corso del convegno e promossa da American Pistachio Growers, l’associazione ch rappresenta i coltivatori di pistacchio USA, suggerisce che il consumo di pistacchi potrebbe migliorare la resistenza all’insulina e quindi proteggere contro il diabete di tipo 2.

Lo studio è stato condotto dalla Dott.ssa Mònica Bulló, Human Nutrition Unit, Faculty of Medicine and Health Sciences, Pere Virgili Institute for Investigating Health, Rovira i Virgili University, Reus, Spain, e dai suoi colleghi.

“Questa ricerca costituisce un’ulteriore e utile indicazione di come i pistacchi possano inserirsi vantaggiosamente nell’alimentazione quotidiana.” – afferma il professor Giorgio Donegani, presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare – “Non soltanto per i conosciuti effetti antiossidanti e protettivi verso le malattie cardiocircolatorie, ma anche per la prevenzione di una patologia in preoccupante crescita come il diabete, spesso associata a uno stile di vita poco sano, sia per quanto riguarda l’alimentazione sia per ciò che concerne la scarsa attività fisica”.

Il consumo di frutta secca a guscio avrebbe così un effetto benefico su patologie come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari.

Uno studio sfata il mito delle bevande probiotiche

Uno studio sfata il mito delle bevande probiotiche)Dai tempi del loro debutto sul mercato sono stati presentati come alleati della salute, in grado di migliorare vari aspetti, dalle difese immunitarie alla digestione, con la loro carica di batteri 'amici'.

Ma adesso arriva una notizia difficile da 'digerire' per tutte le famiglie 'healthy' che nel mondo ogni mattina diligentemente assumono una bevanda a base di probiotici.

Un nuovo studio dell'università di Copenhagen sfata il mito: non ci sono prove convincenti dei benefici di questi drink per gli adulti sani, concludono gli esperti.

Le bevande probiotiche, secondo chi le promuove, contengono batteri e lieviti che aiutano a ripristinare l'equilibrio naturale dei batteri nello stomaco e nell'intestino.

Il mercato di questi prodotti a livello mondiale vale quasi 20 miliardi di sterline, secondo quanto riporta online il 'Daily Mail', e si prevede che cresca a un ritmo del 7% l'anno almeno fino al 2018, con il Regno Unito e la Germania tra i più grandi consumatori.

Le marche più note sono entrate anche nelle case degli italiani e non solo (in Gb da 6 a 10 famiglie li utilizzano regolarmente). Ma i ricercatori danesi hanno affrontato una revisione dei 7 maggiori trial che hanno indagato sugli effetti di drink, biscotti o pillole con probiotici e, nel lavoro pubblicato su 'Genome Medicine', hanno concluso che yogurt e bevande probiotiche fanno davvero poca differenza per il 'make up' dei batteri intestinali nella maggior parte dei casi.

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