Salute

Pochi sanno che il cuore inizia a danneggiarsi da giovani

CuoreLa salute del cuore inizia da giovani, ma pochi lo sanno

Anche se i danni al cuore causati dalle cattive abitudini iniziano fin da giovani, una buona metà delle persone pensa di non doversene occupare fino a oltre 30 anni.

È il risultato di uno studio reso noto dalla World Heart Federation in occasione del World Heart Day, che si celebra il 29 settembre. La ricerca è stata effettuata su oltre 4mila persone di quattro paesi, Brasile, India Usa e Gran Bretagna.

In media l'età a cui bisognerebbe intervenire è 32,2 anni, con il 49 per cento degli intervistati che ritiene di dover fare qualcosa solo dopo i 30.

Le cause e i rimedi naturali per combattere l'alitosi

AlitosiL’alito cattivo o alitosi può derivare da cattive abitudini di pulizia dentale o da problemi di salute.

L’alito cattivo può anche essere aggravato dal consumo di alcuni alimenti o da abitudini di vita non sane. Quando mangiamo, il cibo viene suddiviso all’interno della bocca. Una volta digerito e assorbito nel flusso sanguigno, viene infine trasmesso ai polmoni, responsabili della nostra respirazione. Se gli alimenti consumati possiedono un odore di forte intensità (come l’aglio e la cipolla), lo spazzolino, il filo interdentale ed il collutorio coprono solo temporaneamente il cattivo odore.

Quest’ultimo non andrà via fino a quando questi cibi non verranno completamente assorbiti dal nostro organismo. Se i denti non vengono lavati quotidianamente con spazzolino, dentifricio e filo interdentale, le particelle di cibo possono rimanere all’interno della nostra bocca e promuovere la crescita di batteri tra i denti, intorno alle gengive e sulla lingua. Anche la presenza di protesi dentarie non adeguatamente pulite può causare la presenza di batteri. Tutto questo determina l’alito cattivo.

Fumare e masticare prodotti a base di tabacco possono essere responsabili di alito cattivo, macchie sui denti e irritazione delle gengive. L’utilizzo di collutori antibatterici può contribuire a ridurre l’alitosi.

Garden Therapy, una terapia tutta verde

Garden TherapySi chiama Garden Therapy, la cura attraverso il verde, e riscuote sempre maggiori consensi poiché i suoi risultati sono immediati: bastano venti minuti in un giardino per allontanare lo stress, riacquistare serenità e sentirsi inevitabilmente meglio. Se poi, oltre a contemplare fiori e foglie, decidiamo anche di occuparcene, l’effetto raddoppia.

Uno studio dell'Università La Sapienza ha dimostrato che l'attività di giardinaggio diminuisce di circa il 70% la tensione fisica e mentale, e l'Università di Sheffield aggiunge che, riducendo ansia e stress, viene facilitata anche la connessione tra le diverse aree del cervello, migliorando dunque anche le prestazioni mentali ed intellettive.

Un altro esperimento condotto in Inghilterra e pubblicato sulla rivista HortTechnology ha verificato i benefici della garden therapy anche su malattie come autismo e schizofrenia. Il benessere psicofisico che deriva dal contatto con le piante influenza direttamente le funzioni essenziali del nostro organismo, migliorando la circolazione, regolando la pressione sanguigna e riducendo i livelli di colesterolo.

In realtà i benefici del giardinaggio sono noti da sempre, ma non erano forse stati tenuti in sufficiente considerazione. Se ne accorse per primo il dott. Roger Ulrich, che osservò i pazienti ricoverati per colecistectomia in un ospedale della Pennsylvania. Il dottore notò che i pazienti con degenza nelle stanze che affacciavano sul parco avevano generalmente bisogno di un giorno e mezzo in meno di ricovero rispetto ai pazienti che affacciavano, nell'altra area, su un muro di mattoni. Era il 1980.

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