Ricerche

Localizzata in Congo una gigantesca foresta torbiera

CongoGli scienziati della University of Leeds e dell'University College London hanno scoperto quella che potrebbe essere una delle più grandi torbiere tropicali del pianeta, nelle remote paludi del Congo. La torbiera potrebbe contenere carbonio pari a i tre anni di di emissioni di combustibili fossili totali in tutto il mondo.

I ricercatori hanno mappato la torbiera “Cuvette Centrale” nel bacino centrale del Congo e hanno scoperto che ricoprono ben 145.500 km quadrati - un'area più estesa dell'Inghilterra. Le paludi potrebbero preservare in 30 miliardi di tonnellate di carbonio la cui esistenza era finora sconosciuta, facendo della regione uno degli ecosistemi più ricchi di carbonio della Terra.

Il team di ricerca britannico-congolese, co-guidato dal Prof Simon Lewis e il dottor Greta Dargie, aveva scoperto le paludi cinque anni fa. La loro ricerca, pubblicata su Nature, combina tre anni di analisi dei dati satellitari e stima che le torbiere del bacino del Congo stoccano quasi il 30% di carbonio torbiere tropicali del pianeta.

“La nostra ricerca dimostra che la torba nel bacino centrale del Congo si estende su una quantità colossale. È 16 volte più vasta della precedente stima ed è un unico grande complesso di entità superiore a qualsiasi altro luogo nei tropicii.”

Metodo per diventare un “atleta della memoria”

MemoriaLa tecnica utilizzata dagli "atleti della memoria" per ricordare lunghissime sequenze di numeri o di parole consente anche alle persone normali di raggiungere prestazioni mnemoniche simili: lo ha dimostrato una nuova ricerca sperimentale, che ha evidenziato alcune differenze nelle connessioni cerebrali dei soggetti sottoposti a uno specifico addestramento (red)

Li chiamano “atleti della memoria” e il loro sport è ricordare lunghissime sequenze di numeri, parole o di simboli senza nessuna correlazione tra loro.

Molte di queste persone attribuiscono la loro capacità straordinaria all'uso del cosiddetto “metodo dei loci” o di sistemi mnemonici simili. Un nuovo studio apparso sulla rivista “Neuron” e firmato da un gruppo di ricercatori della Stanford University School of Medicine ha dimostrato ora che il metodo può essere insegnato a persone senza particolari doti di memoria, che così si avvicinano per capacità mnemoniche ai soggetti più dotati.

Il motivo è da ricercare, secondo i dati di imaging cerebrale, negli schemi di attività cerebrale che vengono attivati dal metodo dei loci.

Il metodo vanta antichissime origini: veniva infatti usato dagli oratori greci e latini e ha lasciato traccia anche nel lessico italiano, nelle espressioni “in primo luogo” e “in secondo luogo”.

I virus si possono combattere. Basta ascoltarli quando si parlano

I virus si possono combattere. Basta ascoltarli quando si parlanoAlcune delle più grandi scoperte scientifiche sono avvenute quasi per caso.

Come quella di una equipe di scienziati israeliani che potrebbe essere l'ultima frontiera della lotta ai virus più devastanti, come l'Hiv. Il team del Weizmann Institute of Science, istituto di ricerca israeliano, guidato da Rotem Sorek ha scoperto come combattere i virus 'ascoltando' le loro conversazioni.

Nello studio pubblicato su Nature viene spiegato che quando i virus devono decidere se uccidere o 'semplicemente' colpire il loro ospite (con un attacco 'soft') si scambiano dei messaggi chimici. L'intercettazione di tali messaggi - o meglio l'identificazione della proteina utilizzata dai virus per comunicare - potrebbe essere la chiave per nuovi farmaci anti-virali.

Una scoperta avvenuta per caso

Lo studio è stato condotto sui virus batteriofagi, o fagi, ovvero quelli che attaccano i batteri. In particolare i ricercatori israeliani stavano studiando una specie batterica chiamata 'Bacillus subtilis' per provare che i vari batteri si allertano tra di loro attraverso dei messaggi chimici sulla presenza dei fagi. Ma i ricercatori hanno scoperto che anche un invasore virale del batterio in questione - un fagio chiamato phi3T - emette questo genere di messaggi che influenzano il comportamento degli altri virus.

Pagine