Ecologia

Turanor è il catamarano che ha fatto il giro del mondo senza consumare una goccia di carburante

TuranorCi ha messo due anni percorrendo 60mila km alla velocità di 15 nodi (27 km/h), però l'ha fatto senza utilizzare una sola goccia di carburante.

Sfruttando i 537 mq di pannelli fotovoltaici che occupano tutto il ponte ha prodotto 260mila KWh di energia.

È il Turanor, il catamarano svizzero di 35 metri comandato da Eric Dumont che ha attraccato ieri a Cagliari dopo aver compiuto il giro del mondo.

"Sono contento che siamo riusciti a dimostrare che si può navigare attorno al mondo per più di due anni - dice il comandante - senza consumare un solo litro di carburante, rispettando l'ambiente e utilizzando solo l'energia solare.

La nostra unica pecca è la velocità, 15 nodi, 27 km all'ora, ma il messaggio è quello che deve arrivare in prospettiva del 2050, quando non ci sarà più petrolio.

Divieto di scambio delle sementi tradizionali e approvazione dei test a base di spray atmosferico di sostanze tossiche

Bill GatesMentre l'Unione Europea vieta la commercializzazione e lo scambio delle sementi tradizionali (ecco il vero volto dellla “libertà di scambio” promessa dal neoliberismo) ecco che il “magnanimo” super riccone Bill Gates finanzia progetti per spruzzare prodotti tossici nell'atmosfera con la scusa del riscaldamento globale.

Come farà adesso la gente a credere ai fantomatici principi di libertà enunciati da quella oligarchia che governa l'Europa?

E come farà la gente a non credere alle scie chimiche ?

Adesso ti spruzzano queste porcherie nell'aria per legge ... pardon, per esperimento legalizzato.

Secondo uno studio Fukushima è un disastro globale

FukushimaLa stima arriva dall’università americana di Stanford, pubblicata sulla rivista ‘Energy and Environmental Science’. La radioattività sprigionatasi nel 2011 dall'incidente alla centrale potrebbe uccidere a livello mondiale

Le radiazione nucleari sprigionatesi a seguito dell’incidente alla centrale giapponese di Fukushima dell’11 marzo 2011 potrebbero uccidere a livello globale fino a 1.300 persone e scatenare fino a 2.500 casi di cancro.

Ad essere maggiormente colpito, comunque, sarà il Giappone. La stima arriva dalla prima ricerca di questo genere elaborata dall’università americana di Stanford, pubblicata sulla rivista ‘Energy and Environmental Science’.

Lo studio ha esaminato, infatti, l’impatto della catastrofe nucleare di Fukushima sulla salute globale. “Dalle stime - ammettono i ricercatori - emergono numeri di grande incertezza, ma si evidenzia come le precedenti affermazioni che negavano eventuali rischi per la salute non dicono il vero”. Ai numeri del lavoro, elaborato grazie a calcoli ottenuti con un modello atmosferico in 3D, si devono aggiungere circa 600 morti registrati nell’evacuazione della zona intorno alla centrale nucleare subito il terremoto.

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