Ecologia

Rilevatori di inquinamento dell’aria per colmare la lacuna dei dati sull’Africa

ECplanet: Rilevatori di inquinamento dell’aria per colmare la lacuna dei dati sull’AfricaI paesi sub-sahariani a basso reddito sopportano un alto carico di inquinamento atmosferico, ma sono scarsamente rappresentati nelle ricerche sui suoi impatti sulla salute.

In dieci scuole elementari nella periferia di Kampala, la capitale dell’Uganda, rilevatori della qualità dell’aria da poco installati stanno raccogliendo dati sulla quantità di sostanze particellari nell’atmosfera.

Queste scuole sono parte di un progetto lanciato a febbraio per studiare come l’inquinamento atmosferico condizioni la salute dei bambini, nel tentativo di affrontare una grave lacuna di sanità pubblica dell’Africa sub-sahariana.
A livello globale, l’inquinamento atmosferico causa più vittime di qualsiasi altro rischio ambientale.

Però ci sono pochi dati sui suoi effetti sulla salute nell’Africa sub-sahariana, ed è difficile trarre insegnamenti da studi simili condotti in Europa o in Nord America, perché la maggior parte dell’inquinamento nell’Africa sub-sahariana deriva da fonti diverse – stufe interne che bruciano biomassa, come carbone e legna da ardere. Le emissioni di particelle che ne risultano, monossido di carbonio e ‘carbone nero’ “possono essere pericolosi negli ambienti chiusi e all’esterno rischiano di mischiarsi con altre fonti di inquinamento”, dice Eric Coker, che studia equità della salute globale in Uganda all’Università della California, Berkeley.

Deforestazioni: dopo l'Indonesia toccherà all'India?

Deforestazioni: dopo l'Indonesia toccherà all'India?Sta accadendo adesso. Il Ministero indiano dell'ambiente, delle foreste e dei cambiamenti climatici pubblicato una nuova Policy forestale nazionale(1) che, se approvata, aprirà le foreste demaniali allo sfruttamento privato Finora, questo è stato esplicitamente vietato dall'attuale legge forestale.

La precedente (ancora in vigore, ma per poco) legge forestale affermava che le foreste fungono da risorsa genetica per il mantenimento dell’equilibrio ecologico. Per questa ragione, non saranno messe a disposizione delle imprese per lo sviluppo di piantagioni o altre attività. Ora invece, sembra che le foreste saranno messe in vendita o cedute per espandere le piantagioni industriali.

La nuova bozza recita: “La produttività delle piantagioni forestali è molto scarsa nella maggior parte dell'unione. Queso sarà risolto adottando una gestione scientifica e intensiva delle piantagioni di specie rilevanti come teak, sal, sisham, pioppo, gmelina, eucalyptus, casuarina, bamboo ecc. I terreni disponibili degradati e sotto-utilizzati saranno gestiti per produrre legname di qualità con interventi scientifici. Modelli di compartecipazione pubblico-privato saranno adottati per affrontare la piantumazione nella aree forestali degradate nelle aree forestali e non, assieme alle imprese forestali.”

Gli ecologisti sostengono che la nuova bozza è una versione annacquata dell'attuale politica e scarsa nei contenuti.

Un terzo della popolazione mondiale respira Aria inquinata

SmogLo afferma un rapporto dell'ong statunitense Health Effects Institute,(1) basato su dati satellitari integrati con il monitoraggio a terra

Il 95% della popolazione mondiale respira aria inquinata, con i paesi in via di sviluppo che sopportano il peso maggiore del problema, che nel 2016 ha fatto 6,1 milioni di morti.

Lo afferma un rapporto dell'ong statunitense Health Effects Institute, basato su dati satellitari integrati con il monitoraggio a terra.(2)

Secondo i dati del rapporto un terzo della popolazione mondiale è esposto sia all'inquinamento esterno che a quello interno, provocato dai combustibili fossili usati per le stufe.(3)

Secondo la stima circa 7 miliardi di persone vivono in zone in cui le polveri sottili superano i limiti delle linee guida Oms, mentre il 60% della popolazione mondiale supera anche i limiti meno stringenti.

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