Scienza

Edward Snowden sostiene che gli Usa siano guidati da una razza aliena ostile

Edward SnowdenL’agenzia iraniana Fars dice che i documenti trafugati dall’informatore Edward Snowden conclusivamente dimostrano che gli Stati Uniti sono governati da una razza di alieni i quali hanno anche assistito l’ascesa della Germania nazista fin dal 1930 ed hanno segretamente controllato politica interna ed internazionale degli Stati Uniti.

Contemporaneamente, il governo degli Stati Uniti sarebbe coinvolto in un “cataclisma”, una lotta di potere tra il presidente Obama, che dirige il governo ombra alieno, e una forza sconosciuta che si oppone all’alleanza USA-alieni.

“Sin dal 1945 gli Stati Uniti hanno un ‘governo ombra’ guidato da alieni nascosti in una base del Nevada e Barack Obama sarebbe una loro pedina. Di più: si tratta degli stessi extraterrestri che guidarono la Germania nazista”.

La relazione spiega che la Germania ha costruito centinaia di sottomarini verso la fine della guerra, molto più avanzati tecnologicamente di quanto sarebbe stato possibile con la mera tecnologia umana.

È quanto scrive, secondo alcuni media americani, l’agenzia semiufficiale iraniana Fars News. In un rapporto, pubblicato recentemente dall’agenzia di stampa, si afferma che i documenti analizzati dai servizi segreti russi “dimostrano” che la politica statunitense è guidata da una “un’intelligenza aliena/ extraterrestre” e che la sorveglianza elettronica del NSA è stata progettata per coprire la cospirazione aliena, mentre gli extraterrestri hanno un piano per la dominazione totale del mondo.

Bio-ingegneri stampano tessuti viventi dotati di vasi sanguigni

3d tissue constructImmaginate una stampante a inchiostro speciale, con cui stampare tessuti viventi dotati di vasi sanguigni, che intrecciati tra loro danno vita a veri e propri organi. È questa l’idea da cui è partito il gruppo di scienziati della Harvard University guidato da Jennifer Lewis.

L’ambizioso obiettivo dei bio-ingegneri è costruire parti di ricambio per gli organi umani come il rene o il polmone a partire dalle cellule proprie dei pazienti. La scoperta potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nel campo della donazione degli organi. Niente più lunghe liste di attesa per i pazienti, i quali avrebbero a disposizione dei ricambi personalizzati senza il rischio di rigetto.

I biologi sanno già come fabbricare piccole porzioni di tessuto in laboratorio, ma per poter ottenere dei veri e propri organi è necessario fabbricare tessuti più grandi, che si ottengono creando complesse reti tridimensionali di vasi sanguigni. È questo il salto di qualità che consente ai tessuti di raggiungere le dimensioni e la complessità proprie degli organi.

Ed è questo l’obiettivo degli studi dei ricercatori di Harvard, che hanno presentato una stampante 3D e un set di inchiostri con i quali è possibile stampare rapidamente tessuti sottili dotati di vasi sanguigni.

I tessuti artificiali privi di vasi sanguigni devono essere necessariamente molto sottili, per permettere la diffusione dell’ossigeno e degli altri nutrienti e impedire l’accumulo di metaboliti tossici. Gli scienziati di Harvard sono riusciti a stampare dei tessuti che superano il millimetro di spessore, ma il loro obiettivo è creare tessuti ancora più spessi utilizzando questo approccio mirato alla vascolarizzazione.

Le cellule staminali potrebbero disporre di una memoria meccanica

RicercatriceLe cellule staminali potrebbero possedere una “memoria meccanica” e differenziarsi sulla base delle condizioni in cui sono state conservate in un determinato ambiente.

A rivelarlo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Materials da parte di un gruppo di scienziati della University of Colorado di Boulder.

Studi precedenti hanno mostrato che stimoli meccanici come la rigidità del gel in cui venivano coltivate le cellule staminali in laboratorio, potevano influenzare il modo in cui queste staminali si sarebbero poi differenziate, Ora, Kriti Anseth e colleghi hanno scoperto che la rigidità del gel di coltura indirizza il destino anche delle cellule mesenchimali umane.

Questo effetto “memoria meccanica" è permesso dai co-attivatori trascrizionali YAP e TAZ.

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