Ricerche

Secondo il sismologo Gheorghe Marmureanu la terra si sta spezzando

Gheorghe MarmureanuDi recente il sismologo rumeno Gheorghe Marmureanu dell'Istituto di fisica della Terra ha affermato che ultimamente la terra è stata scossa da ben 39 terremoti apparsi in tutto il globo.

Spiega il sismologo che la serie anomala dei terremoti è iniziata In Indonesia con due enormi terremoti pari 8.6 e 8.2 sulla scala Richter seguiti a breve distanza altri tre piu piccoli in Messico dopo poche ore.

"Non c'è dubbio che c'è qualcosa vada seriamente per il verso sbagliato, troppi terremoti ravvicinati e troppo intensi" ha detto Marmureanu. Ha poi aggiunto: "I terremoti sono un evento che non può essere facilmente predetto dalle conoscenze scientifiche attuali.

Con il terremoto indonesiano, ad esempio, statisticamente, ci dovrebbe essere un grande terremoto in quella parte dell'Asia ogni 500 anni, tuttavia, dal 2004, ci sono stati già tre terremoti con una magnitudo di oltre 8, che non è assolutamente normale".

Il volume dei rifiuti immessi nel Mediterraneo va ridotto del 50%

Rifiuti sui fondaliGli ambientalisti di Seas at Risk chiedono ai paesi europei di ridurre di almeno del 50% il volume dei rifiuti immessi in mare e sopratutto della plastica.

I Paesi membri dell’Europa devono, entro il prossimo luglio, annunciare i provvedimenti che adotteranno nell’ambito della Marine Strategy Framework Directive.

Inoltre la Direttiva impone già da 4 anni il monitoraggio dell’inquinamento entro la metà del 2014 per contenere sia le perdite di pesce sia di biodiversità marina. Come se non bastasse la plastica dal mare sarebbe entrata nella catena alimentare.

L’appello è giunto oggi ai rappresentanti di OSPAR le 15 nazioni costiere e insulari europee che sono in riunione a l’Aja da oggi e fino al 20 aprile per discutere delle minacce ambientali nelle acque europee -Environmental Impact of Human Activities Committee.

L’UNEP identifica in navi mercantili, pescherecci, navi da guerra le piattaforme petrolifere off-shore e di gas e imbarcazioni da diporto la fonte dell’inquinamento proveniente dal mare; mentre discariche cittadine, scarico dai corsi d’acqua, reti fognarie e le acque meteoriche sono importanti fonti da basi terrestri. E in mare, ci finisce veramente di tutto.

Creato pesce-automa con lo scopo di salvare le specie a rischio

Pesce-automaUn pesce robot sa integrarsi perfettamente fra i veri pesci, al punto di diventarne il leader.

È stato messo a punto grazie ad una ricerca condotta in collaborazione fra Italia, con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e Stati Uniti, con la New York University, e pubblicata sul Journal of the Royal Society Interface.

I ricercatori non escludono che in futuro il pesce-robot potrebbe essere utilizzato per la salvaguardia delle specie marine in pericolo. Il pesce robot è stato ideato e realizzato grazie alla collaborazione fra l'Istituto per l'ambiente marino costiero del Cnr di Oristano (Iamc-Cnr) e l'Istituto politecnico della New York University (Nyu-Poly), sotto la guida di Stefano Marras (Iamc-Cnr) e Maurizio Porfiri (Nyu-Poly).

"Il robot, realizzato presso la Nyu-Poly, è stato testato mentre nuotava assieme ai pesci in un tunnel di nuoto a differenti velocità del flusso", spiega Marras.

I primi test, prosegue, hanno dimostrato che il movimento del robot riesce a creare condizioni di turbolenza tali che i pesci tendono a seguirlo in modo da ridurre il proprio dispendio energetico.

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