Ricerche

L’evoluzione dell’uomo è il risultato di un errore genetico di 500 mln di anni

BimboUna creatura senza spina dorsale ha avuto due raddoppi nel DNA, innescando l’evoluzione degli esseri umani e altri animali secondo una nuova ricerca. L’evento, che ha portato al raddoppio di geni, ha anche portato a proteine responsabili di molte malattie di oggi. Studiare queste proteine potrebbe aiutare i ricercatori a saperne di più sull’evoluzione umana e sul funzionamento interno delle malattie.

Oltre 500 milioni di anni fa una creatura senza spina dorsale sul fondo dell’oceano ha avuto due raddoppi successivi del suo DNA, un “errore” che alla fine ha innescato l’evoluzione degli esseri umani e molti altri animali, dice un nuovo studio.

La buona notizia è che questi antichi raddoppi di DNA hanno potenziato i sistemi di comunicazione cellulare, in modo che le cellule del nostro corpo ora sono in grado di integrare le informazioni anche meglio degli smartphone più evoluti. La parte negativa è che guasti di comunicazione, riconducibili alle duplicazioni del genoma del periodo Cambriano, possono causare disturbi neurologici, cancro e diabete.

Gli organismi che si riproducono sessualmente di solito hanno due copie del loro intero genoma, uno ereditato da ciascuno dei due genitori.

Secondo una ricerca la chemioterapia favorisce i tumori

ChemioterapiaDagli States, Paese all'avanguardia nella ricerca medica e nella cura dei tumori, arriva una scoperta che potrebbe rivoluzionare nel giro di poco tempo il sistema delle cure del cancro.

La chemioterapia usata da decenni per combattere i tumori, in realtà può stimolare, nelle cellule sane circostanti, la secrezione di una proteina che sostiene la crescita e rende 'immune' il tumore a ulteriori trattamenti.

La scoperta, "del tutto inattesa", è stata pubblicata sulla rivista Nature ed è frutto di uno studio statunitense sulle cellule del cancro alla prostata.

Il sistema immunitario si fortifica grazie alla stimolazione dei batteri della pelle

BatteriI microbi che abbiamo comunemente sulla pelle tendono a respingere le infezioni. A dirlo è uno studio del National Institute of Allergy and Infectious Disease di Bethesda, pubblicato su ‘Science’.

Le comunità batteriche della pelle possono aumentare l’immunità e respingere l’infezione, in base a questo nuovo studio condotto sui topi. Solitamente, la maggior parte degli articoli scientifici, fra le migliaia di miliardi di batteri che colonizzano il nostro corpi, il cosiddetto ‘microbiotà, si è concentrata finora sui batteri che vivono nell’intestino.

Tuttavia, quasi tutte le parti del nostro corpo sono abitate da batteri, compresa la pelle e finora Gli scienziati non hanno avuto ben chiaro l’impatto di questi microbi, apparentemente benigni, sulla nostra salute.

Shruti Naik e colleghi hanno mostrato che i batteri della pelle, come lo Staphylococcus epidermidis, guidano lo sviluppo delle cellule immunitarie nella pelle dei topi.

Inoltre, i batteri della pelle promuovono una risposta immunitaria protettiva contro le infezioni del parassita ‘Leishmania major’.

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