Ricerche

Il nostro corpo è pieno di metalli pesanti e pesticidi

Corpo femminileL’inquinamento non è solo nell’acqua, nella terra e nell’aria, ma anche all’interno dei nostri corpi. Una rilevazione dei CDC di Atlanta mostra che la popolazione USA mantiene livelli significativi e stabili di metalli pesanti e pesticidi nelle proprie cellule.

Si misura, si parla e si discute di inquinamento dell’aria, dell’acqua e del terreno, ma spesso si trascura di parlare di quello che ci dovrebbe preoccupare di più: l’inquinamento all’interno dei nostri corpi.

L’organismo ha delle difese naturali contro le sostanze tossiche: se ne occupano quotidianamente l’apparato digerente, il fegato e i reni. Tuttavia la rivoluzione industriale e la chimica in pochi decenni hanno introdotto nella biosfera elementi e composti contro cui gli organismi non hanno difesa, perché non sono mai stati presenti duranti milioni di anni di evoluzione (1).

Il ritmo di esposizione a questi inquinanti è in genere più elevato della velocità con cui l’organismo se ne disfa. Di conseguenza, le sostanze tossiche si accumulano nell’organismo. Il report pubblicato di recente dal CDC di Atlanta non lascia adito a dubbi: nel sangue della popolazione USA sono presenti livelli significativi di almeno 8 metalli pesanti ed altrettanti residui di pesticidi, oltre alla nicotina, al benzene e al fluorene. Il grafico in alto mostra i livelli ematici mediani di Arsenico, Cesio e Piombo, mentre il fondo al post sono riportati Cadmio, Bario, Cobalto e Mercurio.

Consumi dell'iPhone: consuma meno il frigo di casa

IPhoneUn comunissimo iPhone, utilizzato "nella media", in un anno consuma più del frigo di casa. E per tenere accesi gli smartphone degli americani si utilizza sempre più energia, proveniente in gran parte dal carbone. Ne consegue che abbiamo un problema.

Partiamo dai consumi dell'iPhone. Secondo un report di Digital Power Group, sponsorizzato da due lobby americane pro carbone, da quando nel 2007 è stato distribuito il primo modello del melafonino il traffico dati generato dal mobile è letteralmente schizzato in alto. Nei soli Stati Uniti, ad esempio, nel periodo 2007-10 la quantità di dati scambiati col telefonino è cresciuta del 400%.

Poi è arrivata l'era del cloud, che ha compiuto la rivoluzione spingendo gli utenti di iPhone e smartphone a tenere la connessione sempre accesa. Questo ha modificato profondamente i consumi elettrici perché per gestire l'enorme quantità di dati in ingresso e in uscita dai server e dai cellulari serve un'altrettanto enorme quantità di energia elettrica.

A differenza del frigorifero, che si accende e si spegne in automatico solo quando realmente serve, gli smartphone trasmettono e consumano in continuazione. Per tenere in piedi questo sistema si deve produrre in maniera continua e affidabile sempre più energia, di giorno come di notte visto che il fenomeno è globale e l'interscambio di dati può avere infiniti percorsi.

Malattia e guarigione sono legate al proprio modo di pensare

Enzo SoresiEnzo Soresi, tisiologo, anatomopatologo, oncologo, già primario di pneumologia al Niguarda di Milano. Nel libro "Il cervello anarchico" racconta casi di persone uccise dallo stress o salvate dallo choc carismatico della fede

Dopo una vita passata a dissezionare cadaveri, a curare tumori polmonari, a combattere tubercolosi, bronchiti croniche, asme, danni da fumo, il professor Enzo Soresi, 70 anni, tisiologo, anatomopatologo e oncologo, primario emerito di pneumologia al Niguarda di Milano, ha finalmente individuato con certezza l’epicentro di tutte le malattie: il cervello. Negli ultimi dieci anni, cioè da quando ha lasciato l’ospedale per dedicarsi alla libera professione e tuffarsi con l’entusiasmo del neofita negli studi di neurobiologia, ha maturato la convinzione che sia proprio qui, nell’encefalo, l’interruttore in grado di accendere e spegnere le patologie non solo psichiche ma anche fisiche.

C’era già arrivato per intuizione il filosofo ateniese Antifonte, avversario di Socrate, nel V secolo avanti Cristo: «In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto». Soresi c’è arrivato dopo aver visto gente ammalarsi o guarire con la sola forza del pensiero. Primo caso: «Ho in cura una signora di Milano il cui marito, integerrimo commercialista, la sera andava a bucare le gomme delle auto. Per il dispiacere s’è ammalata di tubercolosi.

Io lo chiamo danno biologico primario». Secondo caso: «Un agricoltore sessantenne con melanoma metastatico incontrò Madre Teresa di Calcutta, ricevette in dono un’immaginetta sacra e guarì. Io lo chiamo shock carismatico».

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