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Vaccini: gli Usa sapevano degli effetti terrificanti. Meglio far finta di niente...
Nel Giornalismo, per smentire, fare a pezzi il Promotore di una pratica che si ritiene pericolosa, socialmente nociva, l’unica cosa da fare è scavare nella pancia di quel Promotore e scovare le prove che lui stesso sapeva alla perfezione che ciò che oggi promuove (o impone) è pericoloso e socialmente nocivo. Se ci riesci, il Promotore è finito.
Oggi il maggior Promotore delle vaccinazioni al mondo sono gli Stati Uniti d’America, che impongono ai propri bambini 26 dosi-vaccini. Attenti: dose può significare un’iniezione con dentro tre vaccini, quindi immaginate.
E io sono andato nella sua pancia, al top, come sempre si deve fare: The National Institutes of Health, del governo USA, e specificamente il National Center for Biotechnology Information. E ho trovato la prova che il Grande Promotore delle vaccinazioni sapeva da anni a livelli di altissima ricerca governativa che esistono pericoli MORTALI, e ignorati, sui vaccini, con prove terrificanti.
Questo è un articolo, non un Medical Paper, per cui devo molto riassumere.
Nel settembre 2011, The National Institutes of Healths, National Center for Biotechnology Information – la pancia del Promotore mondiale dei vaccini – pubblicava uno studio dal titolo “Infant mortality rates regressed against number of vaccine doses routinely given: Is there a biochemical or synergistic toxicity?”, dei ricercatori Neil Z Miller e Gary S Goldman.