Dermatologia

Dermatiti: 172 nuovi allergeni, di cui ben 119 in ambito lavorativo

AllergieC'è l'istruttore di nuoto allergico al cloruro d'alluminio nelle piscine e il falegname ipersensibile a sostanze nella segatura, l'addetto del fast food che non può toccare il piccante chili senza che la pelle si arrossi e l'idraulico che non tollera composti presenti nelle gomme dei tubi.

Sono alcuni fra i circa 600 casi denunciati ogni anno come dermatiti professionali, ma la realtà è ben più seria: con 172 nuovi allergeni scoperti negli ultimi otto anni, di cui ben 119 correlati a dermatiti in ambiente lavorativo, si stima che i lavoratori colpiti da una patologia dermatologica correlata al proprio impiego siano un numero molto più elevato.

Lo sottolineano gli esperti riuniti per il congresso nazionale della Società Italiana di Dermatologia Allergologica Professionale e Ambientale (SIDAPA), a Caserta dal 5 al 7 novembre, spiegando che le mancate denunce derivano in buona parte dalla crisi economica: la paura di perdere il lavoro spinge molti a tacere i disturbi e a conviverci con fatica.

Segnalare i problemi è invece essenziale per riconoscere le situazioni di rischio e mettere in pratica i metodi di prevenzione, spesso molto semplici, che possono impedire la comparsa di dermatiti professionali.

È arrivata la scabbia multi-resistente

ScabbiaStanno aumentando i casi di Scabbia multi-resistente. Si tratta di una infezione da Scabbia causata da parassiti resistenti al trattamento. Non bastano le pomatine di Lerner, nemmeno dopo tre giorni di trattamento.

Questo perché, come in altre tipologie di infezioni o epidemie, l’aumento dei contagiati causa una proliferazione di batteri, virus o parassiti che le causano e quindi una maggiore probabilità che ne derivino resistenti ai farmaci.

E’ statistica. Se poi ci mettiamo il fatto che molti dei portatori sono clandestini, e quindi ‘molto mobili’, il trattamento non totale permette l’adattamento dei parassiti ai farmaci e la loro successiva moltiplicazione.

Richiede un trattamento molto più estensivo, costoso, e che può lasciare danni permanenti alla pelle. A causa del trattamento più invasivo.

Come la ‘normale’ Scabbia, è contagiosa e può essere contratta attraverso contatto fisico con una persona infestata.

Inclusi i rapporti sessuali, anche se la maggioranza dei casi, sono stati acquisiti tramite altre forme di contatto pelle a pelle o attraverso la condivisione di vestiti, asciugamani, biancheria da letto e poltrone. Quindi attenzione ai mezzi pubblici.

Coloranti cancerogeni nei tatuaggi

Coloranti cancerogeni nei tatuaggiIl Rapex, sistema europeo di allerta rapido, ha indicato come pericolosi gli inchiostri prodotti da un'azienda Usa

Dragon Yellow, Golden Rod, Egg Shell, Lemon Yellow, Maroon Honey e vari altri.

Sono alcuni degli inchiostri per tatuaggi prodotti dell’azienda statunitense Intenze, che il Rapex – il sistema europeo di allerta rapido per i beni non alimentari – ha segnalato nei giorni scorsi come pericolosi.

Motivo: contengono un’ammina aromatica, chiamata o-anisidina, specificamente vietata da una risoluzione del Consiglio d’Europa del 2008, perché cancerogena.

I prodotti sotto accusa, una quindicina in tutto (guarda l'elenco), hanno colori che vanno dal rosso ruggine, all’arancio, fino al giallo intenso e al verde, e in Italia non potranno più essere venduti.

I RISCHI - Ma chi li porta indelebili sulla pelle deve preoccuparsi? «Concordo pienamente con la decisione europea, perché qualsiasi intervento volto a tutelare la salute della popolazione va accolto con favore, soprattutto se riguarda prodotti il cui uso non è necessario - commenta Luigi Naldi, dermatologo degli Ospedali Riuniti di Bergamo e direttore del Centro Studi Gise -.

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