Marte

La NASA vi presenta le foto di Marte. Ma siamo poi sicuri che sono foto di Marte?

Ecco, da poco giunta la “balla spaziale del secolo”! Silenzio su tutti gli altri fronti e… poche righe su Internet. L’ha trasmessa solo il TG5 delle 20:00 il 2 Maggio u.s. (2017 per chi dovesse leggerlo più avanti). La presentazione al minuto 26:23 del video (link) recita:

«Alla NASA c’è un grave problema economico per le tute dei cosmonauti»

e, sulla slide si legge:

“La NASA a corto di tute spaziali: un flop le costose ricerche per sviluppare le nuove“.

Nonostante l’assegnazione di quasi 200 milioni di dollari! Le tute, che ora usano gli astronauti, sono state create 40 anni fa. Il periodo di servizio previsto per le tute spaziali era stato calcolato solo per 15 anni.

Ora leggete con attenzione: «Le tute spaziali che utilizza la NASA per la Stazione internazionale continuano a dare una vasta gamma di problemi connessi con la progettazione (confermando, ancora una volta, che non c’è nessuna valida esperienza precedente, tipo andare sulla Luna) e rappresentano un rischio per la salute. Solo 11 dei 18 sistemi di supporto vitale posizionati negli zaini, che supportano il lavoro degli astronauti nello spazio, possono essere utilizzati, ci preoccupiamo del loro utilizzo prima della fine del periodo di lavoro sulla Stazione», così si legge nel rapporto dell’ispettore generale della NASA, Paul Martin (sarà utile rammentare che, secondo un comunicato dell’ESA del 7/01/2009, l’ISS orbita solamente tra i 330Km e i 435Km dalla Terra?).

Già 140 anni fa fù scoperta l'acqua su Marte

Giovanni SchiaparelliGiovanni Schiaparelli è stato un grande astronomo e storico della scienza italiano: nato a Savigliano, in Provincia di Cuneo, nel 1835, è morto a Milano a 75 anni nel 1910. Una vita al servizio della scienza e dell’Italia: è stato senatore, membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delle Scienze di Torino e del Regio Istituto Lombardo.

La scoperta più importante di Schiaparelli è molto attuale: in tre pubblicazioni, “Il pianeta Marte” (1893), “La vita sul pianeta Marte” (1895) e “Il pianeta Marte” del 1909, teorizzò alcune scoperte sensazionali su Marte dopo averlo osservato per anni con un potente telescopio.

Durante la grande opposizione del 1877, Schiaparelli osservò sulla superficie di Marte una fitta rete di strutture lineari che chiamò “canali”. I canali di Marte divennero ben presto famosi e la sua scoperta fece discutere il mondo intero con una ridda di ipotesi, polemiche, speculazioni e folklore sulle possibilità che il pianeta rosso potesse ospitare forme di vita senzienti.

In uno dei suoi studi, Schiaparelli scriveva:

“Piuttosto che veri canali della forma a noi più familiare, dobbiamo immaginarci depressioni del suolo non molto profonde, estese in direzione rettilinea per migliaia di chilometri, sopra larghezza di 100, 200 chilometri od anche più. Io ho già fatto notare altra volta, che, mancando sopra Marte le piogge, questi canali probabilmente costituiscono il meccanismo principale, con cui l’acqua (e con essa la vita organica) può diffondersi sulla superficie asciutta del pianeta“.

Una piramide immortalata su Marte

Piramide su MarteIl Curiosity ha trovato una piramide su Marte

Il Curiosity, il piccolo Rover mandato dalla NASA su Marte ha trovato una piramide sul pianeta rosso.

Questa immagine è la prova definitiva che antiche civiltà hanno abitato Marte il pianeta rosso? Il Rover Curiosity della NASA ha fotografato delle immagini interessanti sulla superficie di Marte da quando è atterrato sul pianeta rosso nel 2012. Il Curiosity è stato lanciato da Cape Canaveral il 26 novembre del 2011, alle ore 10:02 a bordo della navicella spaziale MSL ed è atterrato bruscamente il 6 agosto del 2012 su Aeolis Palus un cratere di Marte.

È possibile visionare chiaramente l'immagine della piramide qui sotto (clicca qui per ingrandirla).

Gli ufologi e ricercatori hanno incominciato a speculare su cosa sia questo artefatto. Secondo molti, in realtà potrebbe essere una pietra angolare di una piramide molto più grande sepolta sotto la sabbia marziana.