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Quest'inverno è caduta neve igroscopica in abbondanza

Neve igroscopicaGiungono raggelanti – è proprio il caso di dirlo – notizie un po’ da tutto il mondo.

La neve caduta copiosa in questo inverno polare contiene veleni di ogni sorta: metalli pesanti, polimeri e persino uranio impoverito (Synthetic procedure for uranium oxide supported MCM-41).

E’ una neve artificiale: non si scioglie e non produce acqua a contatto con fonti di calore, ma si brunisce ed emette un forte odore di plastica bruciata.

Il disastro di Fukushima e diaboliche sperimentazioni sono all’origine di quest’altro fenomeno meteorologico indotto. Molti testimoni, tra l’altro, riferiscono che i cani, i quali amano scorrazzare sui prati innevati, sono, invece, riluttanti anche solo ad uscire all’aperto, dopo la caduta di questa neve polimerica. In Romania sono stati analizzati alcuni campioni da un laboratorio certificato: di seguito gli inquietanti risultati.

Siamo al cospetto di una neve a base di polimeri altamente igroscopici, prodotti attraverso un processo chimico che vede coinvolto l'uranio impoverito. Ne consegue un materiale idoneo a catturare l'umidità atmosferica ed indebolire le perturbazioni, facilitando le comunicazioni radar-satellitari che, come già dimostrato in questo articolo, non tollerano presenza di acqua nelle nubi.

Utilizzano la Geoingegneria clandestina per annientare l’ozonosfera

Geoingegneria clandestinaSpesso si ripete che gli UVB sono solo una componente minore della radiazione solare complessiva: ora sappiamo che questa asserzione è lontana dalla verità.

Recenti misurazioni dimostrano un aumento esponenziale dei raggi UVB. Grazie alla loro notevole energia, questi raggi possono causare sensibili danni biologici alla flora, alla fauna ed agli esseri umani. Sono stati pubblicati numerosi studi referati: tali ricerche confermano l’incremento dei raggi UVB che colpiscono il nostro pianeta.

Secondo le agenzie come il W.H.O., (World Health Organization, Organizzazione mondiale per la sanità, n.d.t.) ed una lunga lista di altre fonti governative, come il N.O.A.A. (National Oceanic and Atmospheric Administration), non più del 5% del totale dei raggi UV che raggiunge la superficie della Terra dovrebbe essere composto da UVB .

L’altro 95% dovrebbe coincidere con i raggi UVA. Queste agenzie continuano ad affermare che la percentuale degli UVC dovrebbe essere pari a zero.

Che cosa è accaduto?

Sono polimeri di origine militare i filamenti che cadono dal cielo

Clicca per ingrandireNella seconda decade di ottobre sono caduti in molte zone d’Italia “strani” filamenti: la pioggia di fibre è stata talmente copiosa che molti cittadini, accortisi dell’anomalia, hanno allertato i Vigili del fuoco.

Alcune testate, per lo più locali, hanno prima riportato la notizia con toni interrogativi, poi con incredibile tempestività, hanno riferito le “spiegazioni” fornite dagli “esperti”.

L’A.R.P.A., l’Agenzia regionale per le palle sull’ambiente”, ha sentenziato: “Trattasi di tele di ragni volanti. È il fenomeno dello spider ballooning: sono cioè fili di Aracnidi che, migrando, secernono fili”. No! E’ tutto falso. Non sono né i ragni né Spiderman a tessere questi grovigli appiccicosi.

Ci chiediamo come l’A.R.P.A., cui sarebbero stati consegnati campioni di filamenti, abbia potuto eseguire le analisi così velocemente. Sono analisi, infatti, che richiedono tempi molto lunghi. Non si comprende come gli enti ufficiali, che impiegano ere geologiche per fornire responsi, abbiano potuto subito rassicurare (e circuire) l’opinione pubblica, divulgando l’esito (falso) degli esami.

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