Tossicologia

Secondo una ricerca la chemioterapia favorisce i tumori

ChemioterapiaDagli States, Paese all'avanguardia nella ricerca medica e nella cura dei tumori, arriva una scoperta che potrebbe rivoluzionare nel giro di poco tempo il sistema delle cure del cancro.

La chemioterapia usata da decenni per combattere i tumori, in realtà può stimolare, nelle cellule sane circostanti, la secrezione di una proteina che sostiene la crescita e rende 'immune' il tumore a ulteriori trattamenti.

La scoperta, "del tutto inattesa", è stata pubblicata sulla rivista Nature ed è frutto di uno studio statunitense sulle cellule del cancro alla prostata.

Come prevenire gli avvelenamenti in casa

Avvelenamenti in casaDetersivi, medicinali, vernici, cibi tossici: per i bambini piccoli il rischio di avvelenamento in casa è elevato.

Nel 90% dei casi gli avvelenamenti avvengono proprio nelle abitazioni, e nel 44% le vittime sono sotto i 5 anni.

Nei Centri antiveleni ogni anno vengono registrate oltre 67mila richieste di consulenza e nel 44% dei casi si tratta di bambini piccoli.

Per aiutare i genitori, i pediatri della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) hanno elaborato una guida per prevenire il pericolo di avvelenamento o affrontarlo al meglio.

NO VOMITO - Contrariamente a quanto ritenuto da molti, subito dopo un'intossicazione non bisogna mai provocare il vomito, né somministrare latte o altri alimenti. In nessun caso, il prodotto ingerito dal bambino va assaggiato, nella presunzione di poter capire di che cosa si tratti.

ESPERTI - È consigliabile consultare subito medici competenti telefonicamente: innanzitutto il proprio pediatra di famiglia, ma anche un Centro antiveleni, i medici della continuità assistenziale, le guardie mediche e i presidi vari. Saranno loro a dare i primi consigli; molte sostanze, infatti, non hanno tossicità e molti farmaci non sono pericolosi; in questi casi si può evitare di correre al pronto soccorso.

Come opporsi alle vaccinazioni pediatriche

DissensoMentre incalza a Rimini la guerra per aumentare a forza la copertura vaccinale della popolazione, con lauti premi in denaro ai medici pediatri "virtuosi", sono numerose le famiglie che mi scrivono ultimamente per avere ragguagli su come manifestare alle autorità sanitarie il dissenso alle vaccinazioni pediatriche per i propri figli.

premesso che tale pratica è ormai del tutto legittima, in forza della mutata sensibilità collettiva nei confronti di tale tematica (leggi qui per i dettagli; anche l'obbligo scolastico può essere tranquillamente assolto dai non vaccinati), eccovi un vademecum per poter esercitare il diritto alla obiezione vaccinale in modo corretto, e senza conseguenze giuridiche di rilievo (a parte una possibile mini multa, che molte Regioni ormai nemmeno applicano o hanno abolito...).

Prima di tutto, è necessario che il dissenso alle vaccinazioni sia scritto (raccomandata con ricevuta di ritorno) e motivato.

Quando arriva la comunicazione dell'incontro fissato per le vaccinazioni, rispondete al mittente dichiarando, entrambi i genitori, la volontà di non voler vaccinare i propri figli, per le ragioni che seguono:

1) mancata allegazione dei foglietti illustrativi (c.d. bugiardini) dei vaccini, oltre che mancata precisa indicazione dei lotti vaccinali completi di tutti i dati identificativi dei farmaci che si intenderebbero utilizzare;

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