Scienza

Vasi sanguigni cresciuti in un laboratorio

Questi vasi sanguigni sono i primi ad essere cresciuti in un laboratorio, la tecnologia ha già generato un nuovo vantaggio nel trattamento del diabete

Un team di scienziati hanno creato vasi sanguigni umani uguali a quelli che trasportano il sangue in tutto il corpo.

L'ultimo elemento rivoluzionario nella ricerca sul diabete potrebbe non essere un nuovo farmaco o una nuova terapia. Potrebbe essere invece un sistema di vasi sanguigni umani praticamente identici a quelli che attualmente trasportano il sangue in tutto il corpo.

Ciò che rende speciali questi vasi sanguigni è che sono i primi ad essere cresciuti in un laboratorio, la tecnologia utilizzata dai ricercatori ha già generato un nuovo vantaggio nel trattamento del diabete.

Quando una persona ha il diabete, i suoi vasi sanguigni spesso mostrano un ispessimento anormale di quello che è conosciuto come “membrana basale”.

Tale ispessimento altera il trasferimento dell'ossigeno e delle sostanze nutrienti verso le cellule e i tessuti, ciò può causare numerosi di problemi di salute che variano dall'indebolimento dei reni fino ad arrivare agli infarti e alla cecità.

L'utilizzo degli organoidi

In uno studio pubblicato sulla rivista Nature, (1) i ricercatori della University of British Columbia hanno spiegato in che modo hanno impiegato le cellule staminali per far crescere degli organoidi vascolari in laboratorio, praticamente è stata realizzata una struttura tridimensionale che imita i vasi sanguigni umani. Il termine organoide viene utilizzato tutte le volte che vengono realizzati sistemi cellulari tridimensionali sistemi che imitano le caratteristiche di organi o tessuti.

Successivamente i ricercatori hanno disposto i vasi sanguigni sviluppati in laboratorio in una capsula di Petri progettata per imitare “un ambiente diabetico”.

Sottili vasi sanguigni nelle ossa umane

Un gruppo di scienziati tedeschi hanno individuato sottili vasi sanguigni che agiscono come un sistema di gallerie all'interno delle ossa

scoperta una rete sconosciuta di sottili vasi sanguigni che agiscono come un sistema di gallerie all'interno delle ossa.

Spesso quando pensiamo ad un osso ci viene in mente qualcosa che possiede una struttura solida, soprattutto quando si parla del suo strato esterno duro definito osso corticale. Ma la scoperta di passaggi nascosti ma visti prima che attraversano le ossa sia negli animali sia negli esseri umani potrebbe condurre a dover ripensare la struttura e la funzione dell'anatomia dell'apparato scheletrico di base.

In un nuovo studio, un gruppo di ricercatori tedeschi riferisce di aver scoperto una rete sconosciuta di sottili vasi sanguigni che agiscono come un sistema di gallerie all'interno delle ossa.

Quale potrebbe essere la funzione principale di tale rete? La funzione principale di tale rete potrebbe essere quella di aiutare la diffusione efficiente e rapida del sangue e delle cellule immunitarie in tutto il corpo.

«Essere in grado di trovare una nuova struttura anatomica centrale che non è stata descritta in alcun libro di testo del 21° secolo è davvero qualcosa che non ti aspetti» spiega l'immunologo molecolare Matthias Gunzer dell'Università di Duisburg-Essen. (1)

La logica del calcolatore nei linguaggi procedurali

Le complesse procedure a calcolatore si riducono a pochissimi passi logici di base e rispettano le regole di deduzione stabilite dalla logica formale

Una macchina “intelligente”, ovvero un calcolatore, dovrebbe essere in grado di districarsi tra questi concetti che sembrano paradossali.

Vediamo più da vicino quali strumenti di base abbiamo a disposizione per costruire un calcolatore. In particolare analizziamo il funzionamento di un calcolatore, la macchina che è maggiormente candidata al raggiungimento di un simile obiettivo.

La logica del computer, nei linguaggi procedurali soliti, si basa su tre paradigmi:

1) sequenza - le istruzioni vengono eseguite in successione;

2) IF condizione THEN azione - Se si verifica una certa condizione allora viene eseguita una determinata azione;

3) salto - la sequenza delle operazioni passa ad un certo punto del programma antecedente o successivo all'istruzione corrente.

Come si vede le complesse procedure a calcolatore si riducono a pochissimi passi logici di base e da un certo punto di vista i programmi scritti per calcolatore sono logici, nel senso che rispettano le regole di deduzione stabilite dalla logica formale. Anche il neurone, costituente di base del cervello, funziona con un meccanismo di tutto o niente; ciascun neurone scarica un unico impulso elettrico, se eccitato sopra un determinato livello di soglia oppure non scarica affatto. I neuroni però sono collegati tra di loro in maniera molto complessa e, mentre si può isolare quale istruzione di programma viene eseguita in un determinato momento in un calcolatore, non è possibile determinare quale neurone possa essere responsabile di una determinata risposta in un particolare momento nel cervello. L'informazione nel cervello non è localizzata e probabilmente si diffonde in maniera olografica per aree molto vaste del cervello stesso.

Se l'approccio neuronale non ci è di grande aiuto per comprendere la logica del cervello vivente possiamo tentare con la psicologia cognitiva per trovare qualche suggerimento che ci aiuti nella comprensione delle somiglianze e delle differenze tra il procedere umano e l'esecuzione di algoritmi programmati a calcolatore.

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