Sottili vasi sanguigni nelle ossa umane

Un gruppo di scienziati tedeschi hanno individuato sottili vasi sanguigni che agiscono come un sistema di gallerie all'interno delle ossa

scoperta una rete sconosciuta di sottili vasi sanguigni che agiscono come un sistema di gallerie all'interno delle ossa.

Spesso quando pensiamo ad un osso ci viene in mente qualcosa che possiede una struttura solida, soprattutto quando si parla del suo strato esterno duro definito osso corticale. Ma la scoperta di passaggi nascosti ma visti prima che attraversano le ossa sia negli animali sia negli esseri umani potrebbe condurre a dover ripensare la struttura e la funzione dell'anatomia dell'apparato scheletrico di base.

In un nuovo studio, un gruppo di ricercatori tedeschi riferisce di aver scoperto una rete sconosciuta di sottili vasi sanguigni che agiscono come un sistema di gallerie all'interno delle ossa.

Quale potrebbe essere la funzione principale di tale rete? La funzione principale di tale rete potrebbe essere quella di aiutare la diffusione efficiente e rapida del sangue e delle cellule immunitarie in tutto il corpo.

«Essere in grado di trovare una nuova struttura anatomica centrale che non è stata descritta in alcun libro di testo del 21° secolo è davvero qualcosa che non ti aspetti» spiega l'immunologo molecolare Matthias Gunzer dell'Università di Duisburg-Essen. (1)

Questi piccoli canali, detti “vasi transcorticali” (TCVs), possono essere nuovi per la ricerca scientifica, ma potrebbero aiutare a spiegare in che modo le infusioni di farmaci d'urgenza che venivano praticate per la prima volta sui campi di battaglia siano state in grado di curare rapidamente i soldati feriti.

In tali emergenze, i medici non hanno sempre il tempo o le capacità di trovare le vene, pertanto si iniettano i farmaci direttamente nel midollo osseo.

«Nonostante siano state trovate numerose prove della presenza di un afflusso di sangue nell'osso, i meccanismi molecolari e l'anatomia alla base di questi rapidi spostamenti di cellule e di fluidi dal midollo osseo alla circolazione sanguigna sono rimasti sfuggenti» scrivono Christopher Ritchlin e Iannis E. Adamopoulos in un breve articolo su Nature. (2)

Ora, le basi di tale meccanismo sono state messe a nudo, dopo essere state avvistate per caso diversi anni fa. Gunzer stava studiando le cellule del sangue rese appositamente fluorescenti al microscopio e aveva scoperto che sembravano passare attraverso qualcosa che veniva ritenuto un osso solido.

Purtroppo nella letteratura medica non c'era materiale in grado di aiutare a spiegare il fenomeno, pertanto Gunzer inventò un nuovo progetto di ricerca per esplorare quello che stava accendendo.

Nel nuovo studio, il team di Gunzer ha utilizzato una sostanza chimica chiamata Etil cinnamato sulle tibie dei topi (le ossa delle gambe) per 'cancellare' le ossa, rendendole cioè trasparenti.

Infine, combinando insieme la microscopia a fluorescenza a foglio di luce (LSFM, light-sheet fluorescence microscopy) e la microscopia a raggi X, i ricercatori sono stati in grado di rilevare per la prima volta parecchie centinaia di questi minuscoli vasi sanguigni che passano attraverso lo strato corticale delle ossa delle gambe.

Secondo i ricercatori, la tibia di un topo può contenere più di 1000 di questi piccoli capillari, e in maniera abbastanza sorprendente, il team scrive che oltre l'80% delle arterie e il 59% del sangue venoso passa attraverso questi canali.

Si tratta di un notevole flusso di sangue che passa attraverso qualcosa che gli scienziati non sapevano nemmeno esistere.

«Non ho mai visto questi vasi sanguigni» scrive Ralph Müller, ricercatore di biomeccanica dell'Istituto federale di tecnologia svizzero, che non ha partecipato allo studio. «Ma non abbiamo mai veramente guardato neppure. Quindi questa è una sorpresa per me... che sicuramente avrà bisogno di qualche replica in altri laboratori».

Quando i ricercatori hanno esaminato l'osso delle gambe di un volontario umano (Gunzer stesso) attraverso le tecniche di imaging, hanno trovato la prova dell'esistenza dello stesso tipo di strutture di vasi transcorticali anche se erano più spessi, e i ricercatori riconoscono che saranno necessari ulteriori studi per confermare la loro funzione esatta.

«Poiché le patologie ossee principali sono associate ad alterazioni nel sistema dei vasi sanguigni transcorticali» gli autori scrivono nel loro articolo scientifico, «potrebbero schiudersi nuove possibilità di ricerca che caratterizzano ulteriormente il ruolo della delle strutture di vasi sanguigni transcorticali nella biologia scheletrica e nelle relative malattie».

Lo studio "A network of trans-cortical capillaries as mainstay for blood circulation in long bones" è stato pubblicato sulla rivista Nature Metabolism. (3)

Riferimenti:

(1) Prof. Dr. Matthias Gunzer

(2) Go with the flow—hidden vascular passages in bone

(3) A network of trans-cortical capillaries as mainstay for blood circulation in long bones

Fonte: lswn.it