- In:
- Posted By: Redazione
- Commenti: 0
Evitate le carni trasformate
Negli allevamenti italiani di pollame non si butta via niente.
Una volta tolti filetto, petto e cosce tutto quello che resta dei polli, ovvero gli scarti della lavorazione, vengono tritati e impastati per ottenendo la cosiddetta “carne separata meccanicamente”.
Nella fattispecie questo composto è formato da tutti gli scarti delle carcasse dei polli, le quali vengono ulteriormente elaborate per poter estrarre tutto quello che resta attaccato alle ossa.
Sono numerose le volte in cui vengono triturate anche ossa e cartilagini, arrivando così a produrre un impasto malleabile che si presta a diversi utilizzi: dai wurstel alle cotolette, dagli hamburger fino al ripieno dei tortellini.
Il regolamento europeo sull'etichettatura dei prodotti alimentari, non obbliga le aziende a specificare l'origine delle carni trasformate.
Quindi i consumatori non sapranno mai la reale provenienza di quel prodotto.