Manipolazione del clima

La polimerizzazione dei carburanti avio produce sfalati

Gli endocrinologi hanno recentemente lanciato l’allarme: sono sempre più frequenti i casi di neonati dal sesso incerto e di maschi che manifestano più o meno spiccate caratteristiche biologiche e fenotipiche di tipo femminile.

Qual è la radice del problema?

L’inquinamento ambientale e, per la precisione, la contaminazione dovuta agli ftalati, composti chimici polimerici. Gli ftalati, infatti, interferiscono sul sistema endocrino, quindi sul normale sviluppo dei caratteri sessuali.

Quali sono le fonti della contaminazione?

Vediamo le principali:

• Le pellicole con cui si avvolgono gli alimenti
• Gli oggetti per i neonati: poppatoi, succhiotti, etc.
• Le bottiglie di plastica
• Molti cosmetici
• Molti profumi
• I prodotti per la pulizia domestica
• Le vernici
• Contenitori vari
• Last, but not least, i carburanti aeronautici la cui polimerizzazione genera appunto ftalati.

La geoingegneria clandestina è correlata alle malattie degenerative

dr Russell L. Blaylock(NaturalNews) Negli anni 60, si iniziò un pacato dialogo scientifico sul cambiamento climatico globale e su come potesse essere manipolato.

Ciò che avrebbe potuto sfociare in una discussione produttiva per una protezione responsabile del clima della Terra e dell’ecosistema, invece si sviluppò in un esperimento scientifico pazzo e a fini di controllo.

Verso il 21° secolo, i jumbo jets venivano impiegati per far cadere dai cieli miliardi di dollari di alluminio, e non solo, in nanoparticelle.

Nel tentativo di riflettere lontano dalla terra, la luce solare e raffreddare le temperature del clima, questo esperimento scientifico ha sfruttato popolazioni intere, usando enormi quantità di metalli provenienti dall’aria, che letteralmente piovono giù e avvelenano tutti, lentamente, sottilmente.

Secondo il neurochirurgo dr Russell L. Blaylock, le nanoparticelle di alluminio che si trovano nelle chem-trails – scie chimiche- contribuiscono largamente alle malattie degenerative del nostro tempo.

I campioni prelevati dal drone ad alta quota rilevano metalli killer

I campioni prelevati dal drone ad alta quota rilevano metalli killerSono stati recentemente eseguiti i primi prelievi in quota per mezzo di un drone semi-professionale. I prelievi si sono avvalsi del “DJI Drone Phantom 4”, fornito di videocamera in alta risoluzione (12 MP/4K) e sistema di controllo GPS.

A bordo del velivolo radiocomandato è montato un kit (realizzato ad hoc) che aspira l'aria in quota e la deposita su filtro 3M. Il drone ha raccolto, in più sessioni, residui di pulviscolo in un’area non antropizzata, ma costantemente attraversata da corridoi di discesa impiegati da aviogetti civili in avvicinamento allo scalo aeroportuale di Nizza.

È stato dunque seguito un protocollo rigoroso con il fine di prelevare campioni utili a rilevare i composti chimici presenti in atmosfera in relazione alle attività di biogeoingegneria criminale.

Come sito, è stata scelta un’area dell’entroterra ligure adatta all’uopo. I prelievi sono stati eseguiti in più sessioni, quindi il filtro di raccolta è stato smontato e le polveri accumulatesi su di esso sono state sottoposte alla procedura idonea ad analizzarle con reagenti della Osumex, come indicato dal produttore del kit.

I campioni prelevati dal drone ad alta quota rilevano metalli killer

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