Pediatria

Gli smartphone disturbano il sonno e riducono le ore di riposo dei bambini

Smartphone - bambiniChe gli stimoli elettronici compromettessero il sonno era noto. Ma ora una ricerca definisce i livelli di stress. E fissa le regole per evitare problemi

Se siete tra quei genitori che ogni sera sono pronti a lanciarsi in lunga lotta pur di togliere il tablet dalle mani dei vostri figli, sappiate che la scienza è dalla vostra parte. Lo schermo di smartphone e tablet disturbano il sonno e riducono le ore di riposo.

La notizia non è nuova, ma il nuovo studio condotto dall’università del Colorado-Boulder(1) pubblicata sulla rivista Pediatrics va oltre e fissa alcune regole utili. In particolare, di 454 adolescenti presi in esame il 60% va a letto con il cellulare e il 45% lo usa come sveglia. Supera invece il 90% la percentuale di bambini e ragazzi tra i 5 e i 17 anni, oggetto di studio che vanno a letto più tardi e che dormono poco e male”.

Ma perché?

Tre sono le principali cause secondo i ricercatori:

Vaccini: l'istituto MDPI di Basilea conferma un legame tra autismo e alluminio

VacciniRiassunto:

L’autismo è una condizione caratterizzata da ridotta capacità cognitive e sociali, associato a compromissione della funzione immunitaria.

L’incidenza è in aumento in modo allarmante, e fattori ambientali sono sempre più sospettati di avere un ruolo.

Questo lavoro analizza modelli di frequenza di parole nel sistema database Vaccine Adverse Events USA System CDC (VAERS).

I nostri risultati forniscono una forte evidenza a sostegno di un legame tra autismo e alluminio nei vaccini.

Una revisione della letteratura che mostra tossicità di alluminio in fisiologia umana offre un ulteriore sostegno.

La segnalazione di autismo in VAERS è aumentata costantemente alla fine del secolo scorso, durante il periodo in cui l’utilizzo del mercurio era in fase di esaurimento, mentre l’adiuvante carico in alluminio veniva aumentato.

Palestre: attenzione alle infezioni !

Sport in palestraSi sa che lo sport è importante per tutti ed è per questo che si comincia fin da piccoli a mandare i propri figli in palestra.

Quindi i bambini sono diventati oggi grandi frequentatori di palestre per apprendere uno sport, per socializzare con i coetanei, per imparare a relazionarsi con l’adulto istruttore e ovviamente per mantenersi in buona forma fisica.

Tuttavia, aldilà di tutti questi lati positivi dell’andare in palestra, dobbiamo stare attenti, soprattutto per i nostri bambini, in quanto in questo luogo è facile trasmettere e ricevere infezioni, come appunto mette in guardia un rapporto della American Academy of Pediatrics.

È compito del personale della struttura sportiva e degli allenatori tenere le attrezzature in ordine, pulite e magari disinfettate.

A noi genitori spetta, oltre che dare abbigliamento consono all’attività sportiva svolta, fornirlo fresco e pulito e controllare che i bambini non abbiano lesioni sulla pelle.

Sono infatti proprio queste che entrando a contatto con agenti patogeni possono provocare infezioni d vario tipo.

L’Associazione Americana dei Pediatri afferma che fino al 23% degli atleti presenta lo Staffilococco resistente alla meticillina (Mrsa) sulla pelle, che porta alla trasmissione di malattie, se si entra in contatto diretto con qualcuno che ha una ferita.

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