Ludopatia: come riconoscerla e come tutelarsi legalmente

LudopatiaIl gioco d’azzardo e la ludopatia sono sempre più diffuse. Una malattia comportamentale in grado di mettere a repentaglio la coesione della famiglia e il patrimonio.

È un fenomeno sociale in netto aumento, anche perché inversamente proporzionale alla crisi economica, infatti più le famiglie diventano povere e più aumenta la percentuale di chi gioca d’azzardo.

La ludopatia però è anche una vera e propria malattia comportamentale (così definita nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), che rende incapaci le persone, in tutto o in parte (il che nella sostanza si equivale), di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse, nonostante l’individuo sia consapevole delle gravi conseguenze delle sue azioni.

Questo malattia genera dipendenza tanto da avere per molti tratti una stretta correlazione con la tossicodipendenza.

In linea generale le linee guida sull’argomento ritengono che quando ricorrono almeno 5 dei sintomi e segnali che sono sotto elencati si può ritenere che il soggetto sia affetto, seppur con intensità diverse, da ludopatia:

  1. ha un costante PENSIERO OSSESSIVO DEL GIOCO, cioè ci pensa continuamente in tutti i momenti della giornata, rivive tutte le esperienze trascorse di gioco, pianifica la prossima giocata escogitando il modo per procurarsi il denaro, nonostante sia determinato ad astenersi;
  2. GIOCA SOMME DI DENARO SEMPRE MAGGIORI rincorrendo le proprie perdite: dopo aver perso al gioco torna nei giorni seguenti e rigioca;
  3. NEGA DI ESSERE DIPENDENTE DAL GIOCO;
  4. TENTA DI RIDURRE, CONTROLLARE O INTERROMPERE IL GIOCO, ma non ci riesce;
  5. MENTE alla propria famiglia, al terapeuta, agli amici per nascondere di avere giocato e l'entità del denaro speso;
  6. È IRREQUIETO e IRRITABILE quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo e vive un FORTE SENSO DI COLPA quando perde grosse cifre o si indebita;
  7. USA IL GIOCO PER SFUGGIRE sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione;
  8. COMMETTE REATI come il furto ad esempio dei gioielli di famiglia o l’appropriazione indebita o la falsificazione per procurarsi i soldi per giocare;
  9. METTE A REPENTAGLIO o PERDE una relazione sentimentale, il lavoro, oppure opportunità scolastiche;
  10. crede nell’OPERAZIONE SALVATAGGIO per alleviare la sua situazione economica grazie all’aiuto di terze persone.

Autore: Leonardo Breccolenti / Fonte: Studio Legale Polenzani-Brizzi