Gli antichi romani utilizzavano ‘nanotecnologie’ per creazioni artistiche

I romani sapevano come fare e come utilizzare le nanoparticelle per creazioni artistiche. Non è la prima volta che la tecnologia romana sorprende i ricercatori moderni, superando il livello attuale di conoscenza.

Il meraviglioso calice che vedete nella foto (sopra) possiede una intrigante caratteristica: quando è illuminato da una fonte diretta, esso appare di color verde-giada, mentre se la fonte di luce è posta dietro l’oggetto, esso apparirà di colore rosso sangue.

Si tratta di un calice di vetro, conosciuto come ‘La Coppa di Licurgo’, poiché riporta una scena che coinvolge il re Licurgo di Tracia, importante personaggio della mitologia greca.

Acquistato nel 1950 dal British Museum, l’enigmatica proprietà del calice ha sconcertato gli scienziati per decenni. Una prima risposta arrivò solo nel 1990, quando un team di ricercatori inglesi, esaminando alcuni frammenti del calice al microscopio, scoprirono che gli artigiani romani furono pionieri nell’utilizzo di nanotecnologie.

La tecnica consisteva nell’impregnare il vetro con una miscela di particelle di argento e oro, fino a farle raggiungere le dimensioni di 50 nanometri di diametro, meno di un millesimo delle dimensioni di un granello di sale.

Indonesia “Zero Deforestazione”. I conti non tornano...

Deforestazione in IndonesiaCirca un terzo del legname utilizzato dall'industria forestale in Indonesia nel 2014 proviene dall’abbattimento delle foreste pluviali o di altre fonti illegali, secondo uno studio pubblicato dal centro ricerche Forest Trends e dalla tre indonesiana Anti Forest-Mafia Coalition.

Con le due principali imprese cartarie che vantano politiche di “Zero Deforestazione”, i conti non tornano. Secondo il rapporto, l’anno scorso, il legname di origine illegale ha superato di ben 20 milioni di metri cubi le forniture legali.

Lo studio si basa sui dati del Ministero delle foreste, e sostiene che il paese non dispone di piagnoni abbastanza estese per allineare la capacità produttiva dell’industria.

Lo studio dimostra l'inefficacia della moratoria sancita dal governo sui permessi di nuove concessioni. Il nuovo presidente indonesiano Joko Widodo, insediatosi lo scorso ottobre, ha promesso di ripristinare le foreste degradate, ma poi ha unificato i ministeri delle foreste e dell'ambiente e ha sciolto l'agenzia incaricata di ridurre le emissioni causate dalla deforestazione.

Entro 100 anni l'umanità si estinguerà

Estinzione umanitàIl famoso scienziato australiano Frank Fenner, che ha contribuito alla eradicazione del vaiolo, prevede che gli esseri umani saranno probabilmente estinti entro 100 anni, a causa della sovrappopolazione e conseguente distruzione ambientale.

Fenner, che è professore emerito di microbiologia presso l’Australian National University (ANU) di Canberra, ha detto che l’homo sapiens non sarà in grado di sopravvivere all’esplosione demografica e al “consumo sfrenato”, e si estinguerà, forse entro un secolo, insieme a molte altre specie.

Fenner, che è professore emerito di microbiologia presso l’Australian National University (ANU) di Canberra, ha detto che l’homo sapiens non sarà in grado di sopravvivere all’esplosione demografica e al “consumo sfrenato”, e si estinguerà, forse entro un secolo, insieme a molte altre specie.

Questo andrebbe spiegato ai fanatici del 'solo i migranti evitano il calo della popolazione residente'.

La popolazione umana è 6,8 miliardi, e si prevede arrivi a sette miliardi l’anno prossimo. Non certo per ‘colpa’ nostra.

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