Agenti tossici

Parlano di disastri naturali ma in realtà sono alluvioni da geoingegneria clandestina

Alluvioni da geoingegneriaMentre meteorologi d'accatto o meglio, negazionisti di mestiere, proseguono nella loro campagna di disinformazione, attraverso valanghe di scartafacci miranti a ridicolizzare la questione “scie chimiche” da costoro definite “scie comiche”, proseguono i disastri (annunciati). Infatti il 2014 non è ancora terminato e siamo già a quota quattordici (14) inondazioni.

La frequenza di questi drammatici eventi, che stanno sfibrando intere popolazioni, è oltremodo preoccupante e non la si deve certo a fantomatici “cambiamenti climatici” né tanto meno a “colpe umane” o solo al dissesto idrogeologico, giacché le cause vanno assolutamente ricercate nella guerra ambientale in atto da alcuni decenni in Italia. Infatti con la legge 36/94 sulla gestione artificiale delle precipitazioni piovose, le manipolazioni meteo hanno ricevuto il placet delle istituzioni. Leggiamo che cosa recita la legge in questione.

Legge 36/94 - Con decreto emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dal Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, è adottato il regolamento per la disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell'acqua.

Ricordate l'alluvione disastrosa del Piemonte nel 1994? Questa segnò l'inizio "ufficiale" delle sperimentazioni. Fu uno spartiacque.

Golfo del Messico: l’ecosistema è completamente trasfigurato

Golfo del MessicoNel 2010, nel bel mezzo del Golfo del Messico, accadde un incidente ad una piattaforma per l’estrazione del greggio della British Petroleum.

A seguito di questo incidente furono riversate in mare tonnellate di greggio, generando un’estesa macchia oscura sulla superficie marina ben visibile dagli aerei, che andò poi a riversarsi sulle coste degli Stati Uniti, compromettendo pesantemente le forme di vita che su di esse insistono, uomini compresi.

Sin dall’inizio cominciarono i dubbi sull’entità e sulla gestione dell’incidente. Fotomontaggi anomali, cabine di monitoraggio improbabili e poca o nulla trasparenza suscitarono le perplessità degli osservatori più accorti, che ancora si domandano come possa una piattaforma moderna perdere greggio in tale quantità nell’Annus Domini 2010, senza che ci siano contromisure pronte e risolutive di questo tipo di problemi.

La frittata però era fatta e si corse ai ripari nel modo peggiore. Invece di utilizzare disperdenti atossici di origine naturale (già allora disponibili), furono preferiti disperdenti chimici tossici per l’uomo e le forme di vita del Golfo, come il famigerato COREXIT.

Le scie chimiche hanno un preciso scopo

Scie chimicheIl campo della mente umana è stato socialmente ristretto da chi detiene il potere, così come è stata azzerata la nostra libertà.

Una spedizione scientifica in Antartide (due istituti francesi: il Laboratorio di Geochimica Isotopica e il Laboratorio di Glaciologia, unitamente all’Istituto di Ricerche Climatiche di Leningrado) ha scoperto il clima degli ultimi 160 secoli, non oggi, bensì 27 anni fa. Ma questa scoperta è rimasta in ombra perché ridicolizza la teoria imposta dal sistema di potere del riscaldamento causato dal sedicente buco dell’ozono.

In realtà, Gaia va incontro ad una prossima glaciazione. Infatti, nel 1987 un gruppo di scienziati russi e francesi ha ricostruito il clima degli ultimi 160 mila anni e le variazioni registrate fra l’ultima e la penultima glaciazione, che sarebbero state provocate dal mutamento di inclinazione dell’asse di rotazione terrestre.

I dati provengono dall’analisi di campioni estratti con una perforazione profonda due chilometri nei ghiacci antartici presso la stazione di Vostok. Il lavoro pubblicato su Nature, conferma l’ipotesi secondo cui i periodi glaciali sarebbero dovuti ad una variazione dell’asse di inclinazione terrestre. Nel passato l’ambiente del pianeta Terra ha subito sconvolgimenti quasi impensabili di questi tempi: nel Golfo Persico 18 mila anni fa il livello del mare era inferiore di circa 130 metri, rispetto a quello attuale, il Tigri e l’Eufrate sfociavano direttamente nell’Oceano Indiano, si poteva attraversare a piedi la Manica, e andare a spasso dall’Italia alla Jugoslavia, il deserto del Tasili era inondato da un enorme lago.

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