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La Coca Cola è un'efficace detergente

Coca ColaLA COCA-COLA È LA BIBITA GASSATA PIÙ BEVUTA AL MONDO

Le sue vendite non registrano cali, nonostante la bevanda sia spesso sotto accusa di essere nociva per la salute a causa dei dolcificanti in essa contenuti e dell’elevata presenza di acido fosforico, ritenuto colpevole, se assunto in notevoli quantità, della demineralizzazione delle ossa, anche e soprattutto nei bambini.

Il marchio Coca Cola è inoltre ormai da decenni al centro di azioni di boicottaggio per la violazione dei diritti umani degli operai delle proprie fabbriche situate in Colombia. Vi è quindi più di un motivo per rinunciare a bere ed acquistare Coca Cola o per provare almeno a diminuirne il consumo.

Se ne avete ancora delle scorte in dispensa, ma avete deciso di porre un freno alla vostra dipendenza dalla bevanda, provate a sfruttarla per mettere in pratica alcuni dei suoi possibili impieghi alternativi.

I DIECI METODI

La celiachia è causata dalla modificazione genetica del frumento

DICIAMOLO PURE AD ALTA VOCE. È mai possibile che la diffusione pressoché «epidemica» della celiachia, cioè dell'assoluta intolleranza al glutine che può innescare anche gravi patologie conseguenti, possa essere dovuta ad una modificazione genetica approntata sul frumento?

Questa ipotesi non è nuova e su di essa si sono spesso avventati, smentendola con ferocia, i sostenitori delle biotecnologie e dei cibi Ogm. Ma ora, grazie all'intuizione di uno scienziato di esperienza pluridecennale in campo medico, pare possa arricchirsi di ulteriori dettagli, chiarendosi all'opinione pubblica.

Un frumento nanizzato

Il professor Luciano Pecchiai, storico fondatore dell'Eubiotica in Italia e attuale primario ematologo emerito all'ospedale Buzzi di Milano, ha avanzato una spiegazione di questa possibile correlazione causa-effetto su cui occorrerebbe produrre indagini scientifiche ed epidemiologiche accurate. «È ben noto che il frumento del passato era ad alto fusto - spiega Pecchial - cosicchè facilmente allettava, cioè si piegava verso terra all'azione del vento e della pioggia. Per ovviare a questo inconveniente, in questi ultimi decenni il frumento è stato quindi per così dire “nanizzato” attraverso una modificazione genetica».

Appare fondata l'ipotesi che la modifica genetica di questo frumento sia correlata ad una modificazione della sua proteina e in particolare di una frazione di questa, la gliadina, proteina basica dalla quale per digestione peptica-triptica si ottiene una sostanza chiamata frazione III di Frazer, alla quale è dovuta l'enteropatia infiammatoria e quindi il malassorbimento caratteristico della celiachia.

«È evidente - ammette lo stesso Pecchiai - la necessità di dimostrare scientificamente una differenza della composizione aminoacidica della gliadina del frumento nanizzato, geneticamente modificato, rispetto al frumento originario. Quando questo fosse dimostrato, sarebbe ovvio eliminare la produzione di questo frumento prima che tutte le future generazioni diventino intolleranti al glutine». E non è da escludere che sia proprio questo uno degli scogli più difficili da superare.

La carne rossa è correlata al cancro e all'infarto

Carne rossaATTENZIONE A QUANTA CARNE ROSSA SI ASSUME

Perché può aumentare di oltre il 20% il rischio di morte prematura.Mangiando carne ogni giorno si aumenta la possibilità di morire a causa di tumore o problemi cardiaci prima del tempo afferma un nuovo studio dell’Università di Harvard, pubblicato su “Archives of Internal Medicine”.

Secondo i ricercatori questo rischio poi aumenta di molto quando si consuma carne rossa trattata come, per esempio, wurstel, pancetta e simili che contengono più grassi saturi, nitrati e sodio di altri tipi di carne.

La ricerca che mette sull’avviso i “carnivori” ha coinvolto ben 120mila pazienti in totale ed è durata 28 anni. Durante il periodo di follow-up, gli scienziati hanno analizzato le abitudini alimentari di 37.698 uomini per 22 anni e 83.644 per un periodo di 28 anni rispettivamente.

TUTTI I PARTECIPANTI DOVEVANO RISPONDERE PERIODICAMENTE A UN QUESTIONARIO

Ogni quattro anni infatti dovevano dichiarare quale era la dieta seguita, quali alimenti consumavano maggiormente eccetera. Dalle risposte fornite e comparate con i tassi di morte e malattie i ricercatori, coordinati dal dottor Frank Hu, hanno scoperto che chi consumava carne rossa con maggiore frequenza aveva il 13% di rischio in più di morire prematuramente a causa di un tumore o una malattia cardiaca.

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