Allerte

Evitate le patatine fritte surgelate

Patatine frittePatatine fritte surgelate potenzialmente cancerogene, una cattiva notizia per gli amanti delle patatine fritte, quelle che si mangiano al ristorante o in pizzeria o nei fast food e che sono particolarmente gustose ed inimitabili.

Il problema è rappresentato dall’acrilammide, un prodotto cancerogeno per l’uomo, che rimane presente nelle patate dopo la cottura. A rilevarlo è uno studio dell’American Chemical Association e i cui risultati sono stati pubblicati  sul Journal of Agricultural and Food Chemistry.

Secondo lo studio in questione, la formazione di acrilammide nella cottura delle patatine è di fatto inevitabile, come del resto lo è anche per svariati altri alimenti, tuttavia il problema è decisamente più grave per quelle patatine fritte surgelate, già cotte in parte, prefritte, tagliate sottili, che pur se vengono preparate molto velocemente, restano quasi crude al loro interno e quindi sono un vero concentrato di questa sostanza cancerogena.

L’acrilammide è una sostanza altamente tossica, cancerogena, che si forma durante la cottura a temperature elevate, e la frittura è una di queste, in alimenti ricchi di carboidrati. Il problema era già noto da tempo, tanto è vero che le autorità canadesi avevano già suggerito di aggiungere alle patatine surgelate, durante la lavorazione, un additivo, l’asparaginasi, che avrebbe la capacità di ridurre significativamente la formazione dell’acrilammide.

OGM: l'Italia è costretta ad accettare le varietà autorizzate dall'Ue

OgmLo ha stabilito la sentenza della Corte europea nella causa Pioneer Hi Bred contro Mipaaf

“Uno Stato membro non è libero di subordinare a un’autorizzazione nazionale, fondata su considerazioni di tutela della salute o dell’ambiente, la coltivazione di Ogm autorizzati e iscritti nel catalogo comune, salvo i casi espressamente previsti dal diritto dell’Unione che non sono oggetto del procedimento principale”.

È il succo della sentenza emessa dalla Corte europea il 6 settembre scorso nell’ambito della causa che vedeva contrapposti Pioneer Hi Bred e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf).

La messa in coltura di organismi geneticamente modificati quali le varietà del mais MON 810, prodotto dalla Pioneer Hi Bred, non può essere dunque assoggettata a una procedura nazionale di autorizzazione quando l’impiego e la commercializzazione di tali varietà sono autorizzati ai sensi dell’articolo 20 del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio e le medesime varietà sono state iscritte nel catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole previsto dalla direttiva 2002/53/CE del Consiglio.

La sentenza ha ovviamente scatenato molte reazioni tra cui quella di Coldiretti: secondo l’associazione “la sentenza non cambierà nulla anche perché il 71% degli intervistati da Swg ritiene il cibo Ogm meno sicuro di quello tradizionale”.

Come curare i propri capelli

CapelliPrendersi cura dei propri capelli diventa fondamentale con il passare degli anni, in quanto quest’ultimi tendono ad indebolirsi. Questo perché essi vengono spesso stressati con phon, piastre, bigodini, prodotti chimici, ecc., che mettono a dura prova la loro resistenza e ne causano alla fine l’indebolimento e la caduta.

Stirare spesso i capelli, ad esempio, causa un assottigliamento tale da provocarne la rottura; le tinture permanenti e semi-permanenti, invece, grazie all’ammoniaca, penetrano nelle cuticole e depositano molecole di colore nel fusto del capello, rendendolo così più fragile e debole; le permanenti e le stirature possono col tempo privare i capelli della loro lucentezza naturale, rendendoli più secchi; con l’avanzare dell’età, inoltre, i capelli perdono la loro capacità di assorbire l’umidità e di produrre sebo rendendo le radici opache e secche.

Ciò non vuol dire che bisogna evitare di prepararsi delle acconciature, ma piuttosto di farlo tenendo più in considerazione la salute dei propri capelli.

Per mantenere in
salute la propria chioma, si consiglia di:

  • idratare regolarmente i capelli;
  • effettuare periodicamente un massaggio del cuoio capelluto con oli a base di mandorle, di olive o di cocco; questo stimola la circolazione sanguigna e ridona luminosità alla chioma;

Pagine