Manipolazione del clima

Progettato nel 2013 in Danimarca generatore di nebbia chimica

Nebbia artificialeChe trovataaaaaaa! Novitàààà! Nebbia chimica!

In Danimarca progettano di spruzzare nebbia artificiale per raffreddare l'aria e i scettici non credono che spruzzano le scie chimiche nel cielo?!

Beh, se lo faranno in Danimarca lo faranno presto anche in altra parte dell'Europa, credo e non potremo fare nulla, visto che anche con le proteste continue contro le scie chimiche non smettono di erogarle, allora presto ci sarà pure la nebbia chimica. Ma leggiamo questo articolo che riporta la notizia che al primo impatto sembra una cosa positiva anche per l'unico commentatore sotto l'articolo da buona pecora capisce solo... beeeee beeeeeee...

Voi però dovete sempre trovare il tranello!!!

Questo vuol dire essere svegli e non farvi ingannare dagli articoli “innovativi". Cosi le pecore pure lo accettano, certo quando fa caldo ci vuole un po' di fresco, poi in Danimarca fa questo caldo? Ah certamente la geoingegneria produce il caldo bestiale anche li senza rispettare le posizioni. Allora che devono dire quelli in Sicilia, per dire un esempio? In estate ci faranno morire di caldo in maniera che ci vorrà per forza la nebbia artificiale refrigerante, sicuramente molto chimica. Io la nebbia artificiale naturale non l'ho mai vista. Ecco un altro scopo del controllo climatico, geoingegneria.

L'articolo di Claudio Riccardi del 19 gennaio 2013 (tuttora attuale) di Tuttogreen: “Un intero quartiere di Copenhagen riprogettato per adattarsi ai cambiamenti climatici!”

Scie chimiche e HAARP: una guerra mondiale brevettata

Scie chimicheQualche giorno fa, sfogliando il Fatto Quotidiano, m’imbatto in un articolo che parlava di dissesto idrologico, e poi, senza mezzi termini, dichiarava: armiamoci, la guerra climatica è iniziata!

di Sergio Tracchi

Ed è vero. Siamo in guerra. Da tempo. E lo accettiamo. Impotenti. Lo testimoniano le cronache dei notiziari: gli attacchi arrivano da terra, via mare, dal cielo. Soprattutto: dal cielo! Sparano munizioni che non lasciano scampo, ed ecco frane, straripamenti, terremoti, trombe d’aria… In particolare, si assiste ad un fenomeno del tutto eccezionale, denominato “bomba d’acqua”.

“Bombe d’acqua”?

Intanto, c’è da chiedersi se trattasi semplicemente di espressioni mediatiche volte a provocare una psicosi generale, oltre quella che già le turbolenze climatiche in se stesse generano, oppure di un fatto reale. Non sarebbe la prima volta, d’altronde, che vengono impiegate terminologie catastrofiste per incutere paure e creare ulteriori scompigli.

Non bastavano le piogge torrenziali e i venti fortissimi, i fanghi e la melma. Abbiamo anche le “bombe d’acqua”.

Naturalmente, i disastri hanno un impatto devastante, generano paure e ansie nella popolazione, anche perché non si tratta più di fenomeni sporadici. Cosa sta realmente succedendo al nostro clima? Qual è la causa di questi disastri? Non esiste una solo causa; varie e articolate sono le cause. Proviamo ad analizzarne alcune.

Parlano di disastri naturali ma in realtà sono alluvioni da geoingegneria clandestina

Alluvioni da geoingegneriaMentre meteorologi d'accatto o meglio, negazionisti di mestiere, proseguono nella loro campagna di disinformazione, attraverso valanghe di scartafacci miranti a ridicolizzare la questione “scie chimiche” da costoro definite “scie comiche”, proseguono i disastri (annunciati). Infatti il 2014 non è ancora terminato e siamo già a quota quattordici (14) inondazioni.

La frequenza di questi drammatici eventi, che stanno sfibrando intere popolazioni, è oltremodo preoccupante e non la si deve certo a fantomatici “cambiamenti climatici” né tanto meno a “colpe umane” o solo al dissesto idrogeologico, giacché le cause vanno assolutamente ricercate nella guerra ambientale in atto da alcuni decenni in Italia. Infatti con la legge 36/94 sulla gestione artificiale delle precipitazioni piovose, le manipolazioni meteo hanno ricevuto il placet delle istituzioni. Leggiamo che cosa recita la legge in questione.

Legge 36/94 - Con decreto emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dal Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, è adottato il regolamento per la disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell'acqua.

Ricordate l'alluvione disastrosa del Piemonte nel 1994? Questa segnò l'inizio "ufficiale" delle sperimentazioni. Fu uno spartiacque.

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