Il potere della nostra mente

MentePer capire che cos’è quella tecnologia che ai tempi veniva chiamata Magia, bisogna innanzi tutto prendere le mosse da che cos’è la mente, perché è da essa che scaturisce tutto questo. Comprendere la sua natura è fondamentale. Una frase che si sente ripetere spesso è “la Mente mente”. Ma non è vero.

La Mente riflette! La Mente riflette noi stessi. La “menzogna”, quindi, la “bugia” è dentro di Noi, e la Mente, riflettendo, ce la mostra in tutte le sue forme. A volte l’ingenuità, a volte l’ignoranza, ma molto più spesso la comoda malafede, attribuiscono ogni male a qualcosa di esterno ed estraneo a noi, e finché rimaniamo legati a questa visione, saremo solo schiavi delle fluttuazioni polari e del sistema reattivo di stimolo-risposta.

Questo aspetto della Mente, che è quello fondamentale, è anche quello che spiega il segreto di come funzioni veramente la Magia. La mente non mente! Essa è uno strumento, passivo, senza colori, in totale equilibrio finché non viene osservata, ed è il nostro riflesso che ci spinge all’osservazione. E’ un concetto teorizzato anche in fisica quantistica: l’osservazione muta qualcosa, cioè quando un’onda viene osservata dall’osservatore, si trasforma in particella. Tuttavia, la parola chiave non è “Osservazione”, bensì “Attenzione”. Il vero, grande, imperscrutato Potere creatore, disgregatore e perturbante, è l’Attenzione!

Interi volumi potrebbero essere scritti per descrivere questo Potere, che è stato messo a nostra disposizione.

L’esercizio dell’Attenzione potrebbe da solo darci la visione della vera natura di ogni cosa. Poter spostare con la Volontà i Quanti di Attenzione da una percezione a un’altra, fino a sentire un singolo strumento suonare all’interno di un grande concerto. Poter isolare elementi della memoria sottoponendoli all’elaborazione. Chiudere gli occhi e sentire le parti più interne e più piccole del nostro corpo. Isolare un’emozione e amplificarla dentro di noi.

Insieme all’esercizio della Volontà, il Potere dell’Attenzione proviene da quel reame che non può essere elaborato né compreso dall’umana consapevolezza, e tuttavia è qui a disposizione di tutti gli individui che contengono il Seme della Coscienza. Come ci siamo detti più volte, infatti, non vi è una corrispondenza diretta tra corpi e Coscienza, ovvero la gran parte dei corpi che deambulano sulla Terra ne sono privi.

La mente riflette! Cosa significa, e che cos’è la mente? La mente, nel nostro linguaggio, quello da cui io provengo, non ha nessuna differenza con il corpo. Il corpo, la mente, le emozioni, e tutto ciò che sta al di sopra, sono esattamente la stessa cosa, a fasi diverse vibratorie. Se voi osservate il corpo di una persona, state osservando la sua mente, il risultato esterno di quello che la mente riflette. Una volta, durante un seminario cui ho partecipato, un guru, parlando del Sole, fece un bell’esempio: “quando vedete la luce del sole che entra in una stanza, quello non è il sole, bensì una sua espressione”. Allo stesso modo, il corpo è un’espressione della mente.

Se fossimo dunque in grado di leggere effettivamente tutti i segni del corpo, sapremmo esattamente che cosa contiene un individuo, anche dal punto di vista patologico. Le patologie, infatti, hanno comunque origine dalla mente, incluse quelle traumatiche: anch’esse vengono causate da noi, perché sono generate da una silenziosa richiesta del sistema “interno” verso quello “esterno”, che agisce in questo modo su di esso. Un trauma, quindi, viene causato comunque da un nostro andargli incontro.

Il dravidismo riconosce due tipologie di mente. Molti affermano che c’è anche la mente intellettiva, quella reattiva, quella razionale, intuitiva, eccetera. In realtà, ci sono solo due tipi di mente. La prima tipologia corrisponde alla mente confinata, che i dravidici hanno definito atomica, da anuche è l’atomo. Perché atomica? L’atomo è confinato, perché è formato da un centro intorno al quale l’elettrone continua a vorticare, senza essere libero di allontanarsi: è intrappolato. La mente atomica, quindi, è chiusa, confinata, corrisponde all’ego ordinario della psicologia, quello che ti dà la percezione del “sono io”. Quello che noi conosciamo come ego, è dunque un componente della mente. Esistono infatti due individualità: quella bassa, l’ego che noi conosciamo, e quella alta, che viene denominata da noi “Anima” e che in realtà è il vero Ego, la componente individuale dell’essere.

La mente atomica, quella confinata, ha un potere molto limitato, ma non è negativa. Viene spesso raccomandato di superare la mente, di trasformarla, ma in realtà non è cattiva. È uno strumento. Esattamente come si può utilizzare un cacciavite lungo o uno più corto. Se devo andare da Milano a Roma, prendo un treno o un altro. Posso prendere l’automobile volendo, o anche andare a piedi, mettendoci molto più tempo: ho bisogno comunque di un mezzo che sia adatto a coprire una distanza sulla superficie terrestre. Se devo andare però da Milano a New York, è necessario cambiare mezzo. La mente razionale, dunque, ci è utile semplicemente per coprire un piccolo tragitto, e non ci dà alcun tipo di potere. È uno strumento solitamente fuori controllo, che noi non dominiamo e che quindi ci sovrasta.

L’altra tipologia invece, quella che bisogna esplorare, si chiama mente espansa, e spiega esattamente come funziona la mente. Noi siamo, infatti, degli elementi completamente interconnessi tra di loro, noi e tutto ciò che esiste, ovvero tutto ciò che è percepibile, gli alberi, gli animali, i pianeti, le stelle, eccetera, ma soprattutto gli esseri viventi di una stessa razza. Ogni cosa e ogni sensazione all’interno dello Specchio sono un prodotto dello Specchio, inclusi noi stessi.

Siamo tutti collegati da un link, da un collegamento inscindibile, e abbiamo la possibilità di esplorare, superando la cosiddetta mente atomica, questa espansione di Coscienza, che fa in modo che tutte le memorie, tutti i sentimenti e le sensazioni che vengono provate da ogni cosa e da tutti gli esseri, possano essere accessibili alla nostra percezione e alla nostra attenzione.

Autore: Fabio Ghioni / Fonte: fabioghioni.net