Come le zanzare rintracciano le loro vittime

Come le zanzare rintracciano le loro vittime

Le zanzare utilizzano la vista e l'olfatto per rintracciare le vittime. Esse sono più intelligenti di quanto si pensi.

Gli scienziati hanno scoperto che le zanzare stanno cambiando la loro routine di caccia in risposta ai comportamenti delle loro vittime. Ad esempio, in Africa, le zanzare riescono a capire quando le persone emergono dalle reti di protezione, nel momento in cui si alzano dal loro letto al mattino. Inoltre, cacciano sempre più sovente durante il giorno piuttosto che nelle ore notturne. Il ricercatore della Virginia Tech Clément Vinauger ha scoperto una nuova neurobiologia associata alla visione delle zanzare e al senso dell'olfatto che spiega come le zanzare Aedes aegypti, che diffondono febbre dengue, chikungunya, febbre Zika, Mayaro e virus della febbre gialla, riescano a rintracciare le loro vittime.

Mentre gli scienziati comprendono molto sulle dinamiche dell'olfatto della zanzara e su come agisce quando entra in contatto con la CO2 per trovare le loro vittime, si sa molto poco su come la zanzara usa la vista. Il dottor Clément Vinauger, (1) un assistente professore presso il Dipartimento di Biochimica del College of Agriculture and Life Sciences presso Virginia Tech, ha scoperto che l'interazione tra i centri di elaborazione olfattiva e visiva del cervello delle zanzare è ciò che aiuta questi insetti a colpire con precisione le loro vittime. Questo studio è stato pubblicato dalla rivista Current Biology. (2)

Nel momento in cui le zanzare entrano in contatto con l'anidride carbonica (CO2), vengono attratte da oggetti oscuri e visivi, come le loro prede. Questo nuovo studio infatti mostra che è la CO2 a influenzare le risposte dei neuroni nei centri visivi delle zanzare, per aiutarli a tracciare gli oggetti visivi con una maggiore precisione. Il dottor Clément Vinauger e il suo team di ricerca hanno scoperto questo meccanismo equipaggiando le zanzare con piccoli caschi stampati in 3D e legandole in un simulatore di volo a LED per poi esporle a sbuffi di CO2. Questa tecnica ha permesso loro di verificare anche le risposte delle zanzare ai segnali visivi e olfattivi, monitorando la frequenza del battito delle ali, l'accelerazione e il comportamento di virata.

Utilizzando esperimenti di imaging del calcio nel cervello delle zanzare, il team ha scoperto che la CO2 modula le risposte neurali delle zanzare a stimoli visivi discreti.

Altri ricercatori coinvolti in questo studio sono stati: Jeffrey Riffell e Adrienne Fairhall del Department of Biology e del Department of Physiology and Biophysics presso l'University of Washington, Floris Van Breugel del Department of Mechanical Engineering presso l'University of Nevada-Reno, Michael Dickinson del Caltech e Omar Akbari dell'University of California San Diego.

Riferimenti:

(1) Clement Vinauger

(2) Visual-Olfactory Integration in the Human Disease Vector Mosquito Aedes aegypti

Descrizione foto: Simulatore di volo a LED per zanzare. - Credit: Alex Crookshanks.

Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: Researcher discovers how mosquitoes integrate vision and smell to track victims