El Niño esercita un impatto sul clima nell'Antartide


El Niño esercita un impatto sul clima nell'Antartide

Studiati i distinti impatti degli eventi El Niño del Pacifico centrale e del Pacifico orientale sulle precipitazioni sull'Antartide occidentale e sulla penisola antartica nella primavera australe (settembre-novembre)

Le precipitazioni nell'Antartide occidentale, in particolare intorno alla penisola antartica, mostrano una grande variabilità sulla scala temporale interannuale. Negli ultimi anni, le attività di ricerca scientifica, il turismo e la pesca hanno registrato una crescita notevole. Pertanto, la comprensione della variabilità delle precipitazioni nell'Antartide occidentale, compresa la Penisola Antartica, è di sostanziale importanza sia per gli aspetti scientifici che pratici.

Come segnale più forte della variabilità climatica interannuale, El Niño esercita un impatto significativo sul clima nell'Antartide, specialmente nell'Antartide occidentale. Tuttavia, uno studio recente ha indicato che l'effetto di ENSO (che sta per El Niño–Southern Oscillation e si riferisce al modello climatico più ampio che comprende le fasi di El Niño e La Niña) sulle precipitazioni nell'Antartide occidentale non è significativo.

In un articolo recentemente pubblicato su Atmospheric and Oceanic Science Letters (1), il Professor Li Shuanglin dell'Institute of Atmospheric Physics, Chinese Academy of Sciences, Pechino, Cina (2), il dottor Xueyang Chen e il dottor Chao Zhang della China University of Geosciences, Wuhan, Cina, chiariscono gli impatti di diversi tipi di eventi di El Niño concernenti le precipitazioni sull'Antartide occidentale e sulla penisola antartica spiegando l'incerta connessione tra entrambi.

«Studi precedenti mostrano che le precipitazioni sull'Antartide occidentale, in particolare sulla penisola antartica, sono meno correlate a El Niño. Una possibile ragione è che questi studi non hanno classificato El Niño nei suoi due sottotipi conosciuti: EP [Pacifico orientale] e CP [Pacifico centrale] El Niño», spiega il Professor Li Shuanglin.

Gli eventi EP e CP hanno impatti simili sulle precipitazioni sui mari Amundsen-Bellingshausen, ma impatti opposti su quelli sul Mare di Weddell, inclusa la penisola antartica orientale, annullandosi così a vicenda in termini di risposta alle precipitazioni che inducono. Questo ovviamente spiega l'incertezza nelle influenze di ENSO sulle precipitazioni sulla Penisola Antartica.

«Gli eventi EP costringono due rami dei flussi d'onda di Rossby che si propagano verso sud-est e convergono nell'Antartide occidentale, causando rispettivamente un anticiclone e un ciclone anomali sui mari di Ross-Amundsen-Bellingshausen e sul mare di Weddell. Di conseguenza, sui mari di Bellingshausen-Weddell si verificano venti meridionali anomali, che agiscono per diminuire la quantità di precipitazioni lì. In confronto, solo un treno d'onda di Rossby debole e spostato verso ovest viene stimolato sotto un evento CP, che induce un anticiclone e un ciclone anomali nei mari Ross-Amundsen e Bellingshausen-Weddell. I venti meridionali anomali riducono le precipitazioni sui mari Amundsen-Bellingshausen, mentre i venti settentrionali anomali aumentano le precipitazioni sul mare di Weddell», aggiunge Xueyang Chen.

Riferimenti:

(1) Distinct impacts of two kinds of El Niño on precipitation over the Antarctic Peninsula and West Antarctica in austral spring

(2) Li Shuanglin

Descrizione foto: Spedizione scientifica in Antartide nel 2019. - Credit: Li Shuanglin.

Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: How does El Ni?o affect precipitation over the Antarctic Peninsula and West Antarctica?