Bruno Chastonay: Valuta digitale


Bruno Chastonay Valuta digitale

Il prossimo passo sarà la valuta digitale, emessa dalle Banche Centrali principali, quali Giappone, Cina, Europa, USA. Da non confondersi con le CRIPTO valute, che sono altra cosa.

E quasi ci siamo, con il varo della CBDC, ovvero Central Bank Digital Currency

Il prossimo passo sarà la VALUTA DIGITALE, emessa dalle Banche Centrali principali, quali Giappone, Cina, Europa, USA. Da non confondersi con le CRIPTO valute, che sono altra cosa. Un sistema aggiuntivo, come nuovo mezzo di pagamento, emesso tramite la blockchain, conservato in portafogli elettronici, e utilizzo previsto via APP, con limiti di spesa a protezione da eventuali attacchi hacker. Con la valuta digitale si convertono i soldi detenuti nei conti correnti 1:1 con crediti presso la Banca Centrale, che potrà produrre valuta digitale in monopolio, senza limiti. Le BANCHE (probabilmente) non sarebbero penalizzate dai tassi negativi attuali, applicati sulla liquidità in conto corrente.

Poi avremo una BAD BANK Europea, con un debito comune, una centralizzazione del credito. Una FIAT MONEY STATALE. Eliminazione dell’uso di CASH, penalizzandolo da maggiori costi, limiti, a ridurre le vie di uscita dai conti bancari, maggiori commenti a stigmatizzarne la componente negativa, come il riciclaggio, uso illegale del contante. Per la banca centrale un controllo sui tassi negativi, per una svalutazione del debito, controllo su identità, cancellazione della privacy. Valute nazionali digitali, come primo passo verso una VALUTA MONDIALE, un super STATO EU, sincronizzazione della crescita, dei tassi, delle tasse e imposizioni fiscali varie (TECH TAX, WEB TAX, tassa transazioni finanziarie, tassazione proprietà immobiliari), stretta sugli evasori e paradisi fiscali. Al lavoro e verso approvazione una MINIMUM GLOBAL TAX da OECD. E dagli USA-Biden per rialzo tasse corporates al 28pc.

La Cina in fase finale, al traguardo per il varo di una Digital Fiat Currency, o Base Money, che dir si voglia. Ovvero una valuta digitale con il controllo da parte della rispettiva Banca Centrale, ad affiancare il contante, a migliorare la velocità nei pagamenti, e a ridurne i costi. Questi sarebbero i “loro” presupposti.

Non sono una cosa nuova, visto che abbiamo già avuto ampi casi di Governi e Banche Centrali ad implementarle, tra test e fallimenti, dal 2014, ancora prima del blockchain. Ad esempio la E-Krona nel 2016 in Svezia, Uruguayan Pesos nel 2017, Sand Dollar delle Bahamas nel 2020, e DCEP digital currency electronic payment dal 2014 in CINA, come digital Yuan, con copertura da Yuan attuale. L’iniziativa di ECUADOR, nel 2014-2018, uno dei primi esempi di CBDC per clientela retail, creata da utilizzare tramite una APP su telefono mobile, senza ancora la tecnologia blockchain. Programma poi chiuso da mancanza di “accettazione”, scarsa DIFFUSIONE da parte del pubblico.

Questo sottolinea l’importanza della FIDUCIA, e ACCETTAZIONE nella moneta virtuale, nei wallet digitali, nelle APP di gestione.

Prima di entrare in argomento, una veloce cronistoria.

  1. CRIPTO VALUTE, token privati, (e-money card in FINL dal 1990), e blockchain, che oggi superano le 6000 differenti strutturazioni. Il rischio di un uso anonimo, riciclaggio, finanziamento del terrorismo, perdita totale di quanto acquistato e messo in forma elettronica in un PC, in una applicazione, con la sola garanzia di un PIN di accesso. Volatilità ampia, anche violenta.
  2. Sviluppo del DENARO DIGITALE, ovvero carte di credito, di debito, APP di pagamento, facenti capo ad una identità registrata, un conto corrente bancario, ampia tracciabilità, copertura dei rischi di perdita e contro gli hackers.
  3. VALUTA DIGITALE, da banca centrale, gestito tramite un DATABASE, e approvato dalle entità private. 15 banche centrali al momento interessate al progetto, e al lavoro avanzato per il loro debutto. Reperibilità illimitata di liquidità, copertura rischio fallimenti bancari, completa tracciabilità, velocità di esecuzione pagamenti, e meno tempi di elaborazione e costi, degli stessi. Come il contante, ma protezione da furti/perdite.

E per i Governi un controllo sul sistema finanziario, meno dipendenza dagli USA e dal DOLLARO. Eliminazione del CASH. E una cosa molto importante: visto che i biglietti di banca non subiscono i TASSI NEGATIVI, potremmo vedere una eliminazione del costo della detenzione della liquidità alle Banche, tramite il trasferimento del cash reale verso un conto in valuta virtuale, presso la rispettiva Banca Centrale, preferibilmente tramite un sistema CENTRALIZZATO.

BENEFICI, VANTAGGI e IMPATTI:

  • accresciuti STRUMENTI DI CONTROLLO, di POLITICA MONETARIA (vedi helicopter money), di LIQUIDITÀ (allentamento quantitativo) a discrezione e a volontà per i mercati, e sui TASSI di interesse;
  • nessun rischio in caso di FALLIMENTO della Banca di riferimento del cliente, in un quadro normativo internazionale;
  • possibilità per ogni individuo di avere una relazione di conto bancario, o strumento robusto, con garanzia della banca centrale, a basso costo o gratuito;
  • GESTIONE delle riserve e dei conti di regolamentazione delle istituzioni finanziarie (vedi BIS bank for international settlements Basilea, IMF e altri);
  • PREVENIRE l’ILLECITO con la tracciabilità e la localizzazione esatta di ogni unità di valuta (da un sistema probabilmente centralizzato, di database);
  • eliminazione delle FALSIFICAZIONI;
  • Raccolta FISCALE, facendo diventare l’evasione molto più difficile;
  • mettendo al bando l’utilizzo di altri metodi, quali l’OFFSHORE banking e il lavoro nero, atti a nascondere le attività finanziarie alle banche centrali e ai governi;
  • COMBATTERE IL CRIMINE alleggerendo il lavoro di tracciabilità delle attività criminali, potendone seguire gli spostamenti e le attività. E in caso di una azione già commessa, renderebbe più difficile il RICICLAGGIO, con la possibilità di un immediato blocco o recupero delle transazioni, facendo tornare i soldi alle vittime;
  • Sicurezza nel sistema di PAGAMENTI gestito a monte da strumenti emessi dalle Banche Centrali, con sicurezza e standard globale, per un utilizzo nazionale digitale, a dare maggiore fiducia nel controllo monetario e nell’intero sistema di pagamenti;
  • Maggiore competitività e competizione nei sistemi di pagamento e tra le banche, in cerca di attrarre i clienti, magari ritornando alla remunerazione dei conti correnti;
  • Protezione dei SOLDI come una utilità pubblica, in alternativa al contante, con la sua abolizione molto desiderata dalle autorità;
  • riduzione delle pratiche di RISERVE OBBLIGATORIE, schema di depositi a garanzia, a diventare meno necessari;
  • riduzione del RISCHIO SISTEMICO.

RISCHIO di ulteriore eliminazione della PRIVACY, per quanto riguarda i singoli “cittadini o società” utilizzatori. Effetti COLLATERALI, quali sulle singole valute tradizionali, da valutare. Necessità di uno STANDARD globale, a dare fiducia, sicurezza, affidabilità, credibilità, oltre che ai vantaggi che vediamo oggi.

FUGA VERSO IL DIGITALE – PROFILO SISTEMICO

Per le BANCHE, il rischio che con la loro introduzione possano vedere la propria clientela e depositi riversarsi sul nuovo conto digitale, riducendo cosi la loro posizione dominante nei FINANZIAMENTI, con perdita della propria clientela e di ENTRATE – COMMISSIONI, di MASSA GESTITA e di LIQUIDITÀ. Mentre un vantaggio potrebbe derivare dalla cancellazione dei TASSI NEGATIVI sulla liquidità detenuta, essendo la stessa trasferita in un conto digitale presso la Banca Centrale (volontà politica di “compensazione”?).

Esigenza di nuove forme di INTERMEDIAZIONE nel circuito banca-finanza tradizionale. Sistemi informatici elaborati e complessi FINTECH.

Per le ISTITUZIONI da risolvere i problemi REGOLATORI, LEGGI, PRIVACY, HACKERS, TECNOLOGIA, MACRO-ECO, sistema CENTRALIZZATO.

MERCATI VALUTARI:

un rischio di accresciuta disaffezione dal DOLLARO, da cui il commercio mondiale è sempre dipeso, e dipende tutt’ora. Maggiori difficoltà per i Paesi, Banche, Società, maggiormente esposte ai DEBITI a reperire denaro, finanziamenti, se non quella di dover passare tramite la Banca Centrale e alla dipendenza al digitale.

RISCHI PEGGIORI:

blackout elettrico, di trasmissione Wi-Fi, di mancanza di RETE e ACCESSO, a bloccare le richieste transazioni finanziarie, o ingorghi nei sistemi informatici/data base. Una discriminazione tra chi ha la tecnologia e chi non la possiede, o che deve riferirsi a dei sistemi vecchi, obsoleti di comunicazione, sicurezza, accessibilità, o alla totale mancanza di apparecchi elettronici. Discriminazione verso utilizzatori diversamente abili, anziani. Hackers, furto di identità. Manco di fiducia nei Governi e nelle Istituzioni, con disaffezione e rifiuto del sistema imposto, e creazione di sistemi “paralleli” alternativi.

La SPERIMENTAZIONE tecnica e giuridica prosegue, e si prevede una implementazione nei prossimi 2-3 anni, quasi domani.

Nel frattempo le CRIPTO VALUTE, create dal 2009, raggiungono record massimi, con capitalizzazione oltre i 1.800 miliardi, e sono 6680 differenti. Grazie al fatto che hanno numeri di estrazione limitati (mining), e sono quotate su almeno 25 borse mondiali, stanno sostituendo l’ORO come valore rifugio dall’inflazione futura attesa. Il BITCOIN ha una predominanza a oltre 52pc, oggi 13 aprile 2021 record massimo a dollari 62.580.--

Come considerazione finale, le posso definire (le valute virtuali) come il VACCINO, con benefici e vantaggi a superare i danni collaterali, anche importanti, verso una DIGITALIZZAZIONE oramai avviata e impossibile da fermare.

Autore: dottor Bruno Chastonay