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Pierre Rusconi: caos economico globale. Pericolo per BNS
Rusconi come Cassandra lancia l'allarme sulla situazione politica ed economica: “Il caos può già scoppiare nel 2016. La finanza continua a comandare il Mondo e ha speculato sui soldi immessi per rilanciare l'economia. Il mercato è dopato”.
Pierre Rusconi, oggi sul Corriere del Ticino, ha scritto un articolo dai toni apocalittici sul futuro dell'economia e della politica mondiale. Può spiegarci, come lo spiegherebbe all'uomo della strada, che cosa sta succedendo dal profilo finanziario?
“In sostanza tutti i dati che escono dalle varie economie non fanno altro che dimostrare che la situazione non migliora. E questo nonostante i tentativi delle banche nazionali di risollevare i consumi utilizzando tutti gli strumenti a loro disposizione, dai tassi di interesse alle immissioni di denaro. Ma i risultati, come detto, non collimano con le aspettative. I numeri sono sempre più recessivi. E tutto questo sta durando da cinque anni. Non si può andare avanti così ancora a lungo perché gli strumenti utilizzati dalle banche centrali avranno presto una fine. Basta citare l'esempio della BNS che è passata in depositi di valuta estera a sostegno del franco da 50 a 550 miliardi negli ultimi 10 anni”.
Anche la nostra Banca Nazionale è in pericolo?
“È comunque sull'orlo di un baratro. Se la cosa esplode assisteremo a una pesantissima svalutazione delle riserve, perché il denaro che abbiamo acquistato oggi è solo carta.