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Alcol e droghe: un segnale di allarme dell’anima
Nel convincere gli esseri umani che non c’è Dio, che non c’è la Provvidenza e la speranza di una vita dopo la morte, i pensatori materialistici li hanno derubati di quella realtà che da senso alla vita umana: la realtà dell’anima e dello spirito.
Proclamano che la religione sia “l’oppio dei popoli” e che l’essere umano può essere perfettamente felice fintanto che ha sufficiente cibo, un tetto sopra la testa e la possibilità di studiare e crescere una famiglia.
Ma è questo quel che vediamo nella realtà?
No. Anche quando il corpo fisico dell’essere umano, il suo cuore e il suo intelletto hanno tutto ciò che può chiedere, egli non è necessariamente felice o soddisfatto; vediamo prova di questo ogni giorno.
E perché non è soddisfatto?
Perché non ha nutrito la sua anima e il suo spirito ed essi sono ancor affamati e assetati.
Ecco perché l’aumento vertiginoso delle droghe, specialmente nei giovani, è un segnale di allarme. È un segno che l’anima sta cercando di far comprendere i suoi bisogni: le anime umane sono soffocate e l’uso delle droghe è un tentativo di trovare uno “sfiato”.
Ci hanno detto che l’umanità doveva respingere l’oppio della religione, ma stiamo forse meglio con la marijuana, l’eroina e la cocaina?
L’anima ha bisogno dello spazio infinito. Quando si sente con le spalle al muro soffoca, ed è allora pronta ad afferrare ogni mezzo per potersi liberare.