Pepper il robot che pensa ad alta voce


Pepper il robot che pensa ad alta voce

Progettato un robot che “pensa ad alta voce” in modo che gli utenti possano ascoltare il suo processo di pensiero e comprendere meglio le motivazioni e le decisioni del robot.

Il discorso interiore è studiato a fondo negli esseri umani e rappresenta un problema di ricerca interdisciplinare che coinvolge psicologia, neuroscienze e pedagogia.

Ti sei mai chiesto perché il tuo assistente domestico virtuale non capisce le tue domande? O perché la tua app di navigazione ti ha portato sulla strada laterale invece che sull'autostrada?

In uno studio pubblicato sulla rivista iScience, i ricercatori italiani hanno progettato un robot che “pensa ad alta voce” in modo che gli utenti possano ascoltare il suo processo di pensiero e comprendere meglio le motivazioni e le decisioni del robot.

«Se tu fossi in grado di sentire cosa pensano i robot, allora il robot potrebbe essere più affidabile», dice il coautore Antonio Chella, (1) descrivendo l'idea della prima autrice Arianna Pipitone (2) che ha lanciato lo studio presso l'Università di Palermo. «I robot saranno più facili da capire per i laici e non è necessario essere un tecnico o un ingegnere. In un certo senso, possiamo comunicare e collaborare meglio con il robot».

Il linguaggio interiore è comune nelle persone e può essere utilizzato per acquisire chiarezza, cercare una guida morale e valutare le situazioni al fine di prendere decisioni migliori. Per esplorare come il linguaggio interiore potrebbe influire sulle azioni di un robot, i ricercatori hanno costruito un modello cognitivo del discorso interno che rende i robot in grado di parlare a se stessi e li hanno distribuiti in un robot Pepper disponibile in commercio.

Gli scienziati hanno scoperto che, con l'aiuto del linguaggio interiore, il robot Pepper è più bravo a risolvere i dilemmi. In un esperimento, l'utente ha chiesto a Pepper di posizionare il tovagliolo nel punto sbagliato, contraddicendo la regola dell'etichetta. Pepper ha iniziato a porsi una serie di domande auto-dirette e ha concluso che l'utente poteva essere confuso. Per essere sicuri, Pepper ha confermato la richiesta dell'utente, che ha portato a un ulteriore discorso interiore.

«Ehm, questa situazione mi turba. Non infrangerei mai le regole, ma non posso farlo arrabbiare, quindi sto facendo quello che vuole», si disse Pepper, mettendo il tovagliolo nel punto richiesto. Attraverso la voce interiore di Pepper, l'utente può tracciare i suoi pensieri per apprendere che Pepper stava affrontando un dilemma e lo ha risolto dando la priorità alla richiesta dell'umano. I ricercatori suggeriscono che la trasparenza potrebbe aiutare a stabilire la fiducia uomo-robot.

Confrontando le prestazioni di Pepper con e senza la parola interiore, la dottoressa Arianna Pipitone e il dottor Antonio Chella hanno scoperto che il robot aveva un tasso di completamento del compito più elevato quando si impegnava nel dialogo di sé. Grazie al linguaggio interiore, Pepper ha superato i requisiti funzionali e morali standard internazionali per i robot collaborativi, linee guida che le macchine, dall'intelligenza artificiale umanoide alle braccia meccaniche nella linea di produzione, seguono.

«In un certo senso, stiamo creando un robot generazionale a cui piace chattare», (3) afferma Antonio Chella. Gli autori sostengono che, dalle app di navigazione e dalla fotocamera del telefono ai robot medici nelle sale operatorie, le macchine e i computer possono trarre vantaggio da questa caratteristica chattare. «La parola interiore potrebbe essere utile in tutti i casi in cui ci affidiamo al computer o a un robot per la valutazione di una situazione», conclude il dottor Antonio Chella.

Questo lavoro è stato sostenuto dall'Ufficio di ricerca scientifica dell'aeronautica.

iScience (@iScience_CP) è una rivista ad accesso aperto di Cell Press che fornisce una piattaforma per la ricerca originale e il pensiero interdisciplinare nelle scienze della vita, fisiche e della terra. Il criterio principale per la pubblicazione in iScience è un contributo significativo a un campo pertinente combinato con risultati solidi e metodologia di base.

Riferimenti:

(1) Antonio Chella

(2) Arianna Pipitone

(3) Pepper the robot explains its reasoning (video)

Descrizione foto: Questo video (3) mostra Pepper il robot che spiega il suo ragionamento e come questo può aiutare a risolvere i conflitti con gli utenti umani. - Credit: Antonio Chella, Arianna Pipotone.

Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: What robots want? Hearing the inner voice of a robot