Come sopravvivere all'elettrosmog

Manuale di Autodifesa per Elettrosensibili - Libro offre sia informazioni aggiornate che consigli pratici di sopravvivenza all'elettrosmog

Come sopravvivere all'elettrosmog di Wi-Fi, smartphone e antenne di telefonia. Mentre arrivano il 5G e il Wi-Fi dallo spazio!

- Elettrosensibilità: diagnosi e terapia

- Curarsi con le medicine naturali

- Come e dove vivere senza onde elettromagnetiche

- Il ruolo e il potere delle compagnie telefoniche per la negazione della malattia.

Gli elettrosensibili sono sempre più numerosi ma sono tenuti nell’invisibilità: l’Oms, i governi, la ricerca ufficiale non riconoscono il loro malessere come una patologia. Finalmente questo libro racconta i problemi quotidiani di una fetta consistente di popolazione, che vede la propria vita distrutta dalla presenza sempre più diffusa di wi-fi, smartphone, modem, router e così via. Un manuale pratico che offre sia informazioni aggiornate che consigli pratici di sopravvivenza.

Dalla Quarta di Copertina

L’elettrosmog è un pericolo per la salute? «Non ci sono sufficienti evidenze scientifiche per dimostrarlo». Il libro confuta quest’assioma stereotipato, fondato su ricerche superate di dubbia indipendenza, e offre una panoramica dei rischi prodotti dai campi elettromagnetici dei più moderni strumenti tecnologici.

L’autore indica i confini e le linee guida dell’elettrosensibilità, una nuova forma di malattia ambientale altamente invalidante e tipica dell’Era Elettromagnetica, patita da un numero sempre più grande di cittadini invisibili, costretti alla fuga da città e modernità.

Chi ha rubato i soldi di Gheddafi?

Da una indagine è stata comunicata la scomparsa di 10 miliardi di euro da beni libici congelati appartenenti Muammar Gheddafi

L’accesso alle finanze di Gheddafi è stato congelato nel 2011 su decisione del Consiglio di Sicurezza ONU. In quel momento nelle banche BNP Paribas Fortis, ING, KBC ed Euroclear Bank erano presenti 14 miliardi di euro.

A causa del fatto che la decisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non si applicava agli interessi maturati, in otto anni questo importo è aumentato di 3-5 miliardi di euro, e proprio queste somme sono scomparse. Presumibilmente, il denaro è andato alle fazioni in Libia. È stata avviata un indagine.

L'8 marzo è stata comunicata la scomparsa di 10 miliardi di euro da beni libici congelati.

Al 29 novembre 2013, erano più di 16 miliardi, ma nell'autunno del 2017, quando le autorità del regno stavano per impadronirsi dei beni dopo un'indagine sul caso di riciclaggio di denaro, si è scoperto che solo 5 miliardi erano rimasti nei conti.

Muammar Gheddafi è stato ucciso dai ribelli appoggiati dalla NATO il 20 ottobre 2011.

Sognare come un bambino

I sogni sono la dimensione dello stupore e dell’entusiasmo e l’intuizione dell’infinito che accompagna la scoperta del mondo da parte del bambino

Tutti gli esseri umani, al di là di ciò in cui dicono di credere e delle formule con le quali sono soliti ammantarsi, possono essere divisi in due sole, grandi categorie antropologiche: quella di quanti hanno saputo conservare i propri sogni, come un bambino, e quella di coloro che li hanno seppelliti.

Questa ripartizione equivale, in sostanza, a quella solo apparentemente più drastica, tra quanti sono realmente “vivi”, con l’anima desta e pronta ad accogliere fervidamente il reale, e quanti sono, in realtà, “morti”: morti spiritualmente, morti dentro; anche se magari, non se ne rendono conto e riempiono il cimitero della loro vita con una quantità di parole e di azioni.

Un proverbio degli aborigeni australiani afferma che colui che perde i suoi sogni, perde sé stesso; e questo perchè la mitologia di quel popolo è tutta pervasa dalla nozione del “tempo del sogno” (dreamtime), percepito come la vera dimensione della realtà, anteriore a quella storica e materiale; più precisamente, il “tempo del sogno” corrisponde all’epoca antecedente alla creazione del mondo, quando le creature sognanti cantavano tutto il creato, per cui il mondo altro non è che la risultante di un tessuto musicale fatto, come direbbe lo “Shakespeare” della “Tempesta”, della stessa sostanza dei sogni.

Vi è una saggezza ancestrale in questa concezione del mondo, antica decine di migliaia di anni; faremmo bene, noi uomini moderni e “civilizzati”, a non sottovalutarla e a non respingerla sdegnosamente, solo perchè “non razionale” e “non scientifica”: infatti esiste una verità che sta al di là e al di sopra della ragione, e per la quale il nostro sapere scientifico non è che la descrizione puramente esteriore delle cose e dei fenomeni.

Che cos’è un uomo senza i suoi sogni? Un vuoto simulacro; un contenitore privo di contenuto; un grumo di ambizioni, paure, desideri, calcoli e astuzie; “un essere-per-la-morte” che è già morto da un pezzo, cosa di cui gli altri si accorgono, ma non lui, aggrappato alle sue illusioni, al suo mezzo sapere, al suo banale sopravvivere quotidiano.

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