Cervello

Durante il sonno il cervello espelle le tossine

CervelloUno studio finanziato dal National Institute of Neurological Disorder and Stroke (NINDS), parte del NIH (National Institut of Health), ha scoperto che durante il sonno il cervello è in grado di liberarsi delle tossine. La cosa accade perché lo spazio fra le cellule cerebrali, mentre dormiamo, aumenta, permettendo l’eliminazione di sostanze dannose.

Sembrerebbe un aspetto da non sottovalutare nella cura e nella prevenzione delle malattie: il sonno avrebbe un ruolo molto importante se lo studio in questione, condotto su modelli murini, trovasse ulteriori conferme.

“Il sonno cambia la struttura cellulare del cervello. Sembra essere uno stato completamente diverso”, ha detto Maiken Nedergaard, dell’Università di Rochester di New York, e primo autore dello studio.

Per secoli, gli scienziati e filosofi si sono chiesti perché le persone dormono e come questo influenzi il cervello. Solo di recente gli scienziati hanno dimostrato che il sonno è importante per la memorizzazione dei ricordi. In questo studio, il dottor Nedergaard e i suoi colleghi inaspettatamente hanno scoperto che il sonno può essere anche il periodo in cui il cervello si purifica dalle molecole tossiche.

Prepariamoci agli spot pubblicitari nel cervello durante il sonno

Messaggi elettronici al cervelloSky Germania sta sperimentando il modo per mandare la pubblicità direttamente nel cervello degli utenti.

La pubblicità che penetra direttamente nel cervello sta diventando realtà: l’agenzia pubblicitaria BBDO Germania, al servizio di Sky Deutschland, ha inventato una maniera efficace per trasmettere gli annunci direttamente nel cervello delle persone.

Sfrutta la “tecnologia di conduzione ossea“, che trasmette il suono all’orecchio interno mediante vibrazioni attraverso il cranio, con il risultato che i suoni sembrano generati dentro alla nostra testa.

La BBC spiega che la prima sperimentazione è stata condotta sui treni, i cui finestrini sono stati trasformati in Talking Windows, in grado di comunicare messaggi ai passeggeri.

In pratica sono stati collegati ai finestrini dei trasmettitori che inviano messaggi attraverso il vetro, e quando il passeggero si addormenta e vi appoggia il capo sente una voce che gli dice di scaricare l’app Sky Go per smartphone. Chi gli sta attorno non si accorge di nulla.

La tecnologia di conduzione ossea è già in uso negli apparecchi acustici, nelle cuffie per nuotatori e corridori, e negli spettacoli di magia. Anche Google potrebbe usarla nei Glass in futuro. Il problema è che in questo caso gli utenti non hanno acconsentito ad usarla e vengono costretti a subire un messaggio che avrebbero volentieri ignorato.

Malattia e guarigione sono legate al proprio modo di pensare

Enzo SoresiEnzo Soresi, tisiologo, anatomopatologo, oncologo, già primario di pneumologia al Niguarda di Milano. Nel libro "Il cervello anarchico" racconta casi di persone uccise dallo stress o salvate dallo choc carismatico della fede

Dopo una vita passata a dissezionare cadaveri, a curare tumori polmonari, a combattere tubercolosi, bronchiti croniche, asme, danni da fumo, il professor Enzo Soresi, 70 anni, tisiologo, anatomopatologo e oncologo, primario emerito di pneumologia al Niguarda di Milano, ha finalmente individuato con certezza l’epicentro di tutte le malattie: il cervello. Negli ultimi dieci anni, cioè da quando ha lasciato l’ospedale per dedicarsi alla libera professione e tuffarsi con l’entusiasmo del neofita negli studi di neurobiologia, ha maturato la convinzione che sia proprio qui, nell’encefalo, l’interruttore in grado di accendere e spegnere le patologie non solo psichiche ma anche fisiche.

C’era già arrivato per intuizione il filosofo ateniese Antifonte, avversario di Socrate, nel V secolo avanti Cristo: «In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto». Soresi c’è arrivato dopo aver visto gente ammalarsi o guarire con la sola forza del pensiero. Primo caso: «Ho in cura una signora di Milano il cui marito, integerrimo commercialista, la sera andava a bucare le gomme delle auto. Per il dispiacere s’è ammalata di tubercolosi.

Io lo chiamo danno biologico primario». Secondo caso: «Un agricoltore sessantenne con melanoma metastatico incontrò Madre Teresa di Calcutta, ricevette in dono un’immaginetta sacra e guarì. Io lo chiamo shock carismatico».

Pagine