Popolazione

A Napoli il 60 per cento degli abitanti svilupperà tumori o gravi malattie

Terra dei fuochi CaivanoNelle province di Napoli e di Caserta (la zona conosciuta come “terra dei fuochi”) i casi di cancro sono addirittura triplicati dal 2008 e nelle ultime settimane – per la prima volta, a quanto mi risulta – sono stati sequestrati quattro campi farciti di veleni e sostanze cancerogene. Erano tutti coltivati a verdure.

Di fronte ad uno di questi sequestri il professor Antonio Giordano, napoletano, ordinario di Anatomia Patologica all’Università di Siena e direttore dello Sbarro Insititue for Cancer Resarch, ha dichiarato al quotidiano Il Mattino: “Posso dire con la certezza dell’osservazione dei dati statistici, delle mappe dell’inquinamento e dai tipi di sostanze ritrovate, che il 60% dei residenti svilupperà tumori od altre gravi patologie”.

Dunque per capire costa sta succedendo basta unire i puntini. O meglio, basta voler unire i puntini. L’Istituto superiore di sanità dice che in Campania sono particolarmente diffuse le abitudini a rischio (fumo, sedentarietà, obesità) ed è impossibile dire se i danni alla salute sono provocati da questo o dall’inquinamento. Sembra di essere a Taranto, non vi pare?

Secondo Tim Bernes Lee la tentazione di spiare Internet rimane molto alta

Tim Bernes LeeE' l'allarme lanciato da Tim Bernes Lee, papà di Internet. Nella sua conferenza agli Ict Days ha affermato che "se i governi non vengono tentati dall'usare la Rete per controllare", si arriverà in futuro alle “elezioni online".

“La minaccia che incombe sul web può venire dal controllo politico ed economico che se ne fa. L'indipendenza della stampa, della circolazione delle informazioni, è ciò che più garantisce la democrazia".

Ad affermarlo è stato il “papa" di Internet, Tim Bernes Lee, nella sua conferenza agli Ict Days a Trento. “In futuro - ha aggiunto - arriveremo alle elezioni online se i governi non vengono tentati dall'usare Internet per controllare o spiare i cittadini".

“Abbiamo visto - ha portato ad esempio - cosa è successo in Egitto quando la gente è stata disconnessa. Il web può essere al contrario utilizzato per rendere ancora più libero il mercato e ancora più partecipativa la democrazia".

“Da un punto di vista tecnologico - ha detto ancora Lee - Internet è 'liquido' e si adatterà a tutti i cambiamenti politici e sociali del mondo. Quello che bisogna fare è adeguare e rendere sicuro il suo utilizzo con nuovi protocolli e una nuova governance, per impedire che i dati personali e la privacy di ogni cittadino vengano violati.

Il metodo per creare l'opinione pubblica

MediaDa un lato, una situazione economica e sociale inedita. Dall’altro, un dibattito pubblico mutilato, ridotto all’alternativa tra austerità di destra e rigore di sinistra. Come si definisce lo spazio dei discorsi ufficiali, per quale prodigio l’opinione di una minoranza si trasforma in «opinione pubblica»? È ciò che spiega il sociologo Pierre Bourdieu in questo corso sullo Stato tenuto nel 1990 al Collège de France e pubblicato questo mese. (Le Monde Diplomatique)

Un «uomo ufficiale» è un ventriloquo che parla in nome dello Stato: assume un portamento ufficiale – bisognerebbe descrivere la messinscena del personaggio ufficiale –, parla a favore e al posto del gruppo al quale si rivolge, parla per e al posto di tutti, parla in quanto rappresentante dell’universale.

E a questo punto si arriva alla moderna nozione di opinione pubblica. Cos’è questa opinione pubblica invocata dai creatori di diritto delle società moderne, delle società nelle quali il diritto esiste? È tacitamente l’opinione di tutti, della maggioranza o di coloro che contano, di quelli che sono degni di avere un’opinione.

Penso che la definizione esplicita in una società che si pretende democratica, e cioè che l’opinione ufficiale è l’opinione di tutti, nasconda una definizione latente, e cioè che l’opinione pubblica è l’opinione di quelli che sono degni di avere un’opinione. C’è una sorta di definizione censuaria dell’opinione pubblica come opinione illuminata, opinione degna di questo nome. La logica delle commissioni ufficiali è quella di creare un gruppo in grado di dare tutti i segnali esterni, socialmente riconosciuti e riconoscibili, della sua capacità di esprimere l’opinione degna di essere espressa, e nelle forme convenienti.

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