Popolazione

Ci portano a pensare come vogliono farci pensare

Dominio mentaleChe i nostri cervelli subiscano continuamente dei veri e propri attacchi dall’esterno è, ormai, un fatto noto di cui siamo consapevoli.

Quello che ci coglie impreparati è, invece, la scoperta di essere diventati oggetto di una vera e propria Ipnosi di Massa senza averne mai percepito la presenza. Eppure: parole, colori, suoni e tecniche - di cui non siamo mai stati consapevoli- vengono usati dai Media e dalla Pubblicità con lo scopo di ipnotizzarci. D’altra parte è risaputo che la gente crede a qualsiasi cosa le venga ripetuta abbastanza spesso per cui è semplice, per gli “ipnotizzatori”, architettare qualsiasi cosa serva loro per raggiungere gli scopi prefissati.

Questo bombardamento continuo del nostro subconscio attraverso una versione unica delle informazioni condiziona pesantemente il modo in cui il conscio e il subconscio vedono se stessi e il mondo. Di conseguenza, Noi permettiamo alla totalità dei Media di programmare i nostri modelli di pensiero e di creare la nostra realtà.

In poche parole: siamo diventati spettatori del Mondo invece che partecipanti senza che ce ne fossimo mai resi conto! Questo avviene dal momento che gli “ipnotizzatori” decidono le sorti dell’Umanità mentre noi stiamo seduti sugli spalti a guardarli giocare la partita.

Non ci siamo neppure dovuti stendere sopra un divano per ascoltare le loro parole sussurrate nell’orecchio!

In Italia ogni anno vengono uccise dal fumo oltre 100mila persone

FumoOgni anno sono oltre centomila i decessi legati a fumo e poca attività fisica. Se si considerano poi anche alcol e cattiva alimentazione, insieme i 4 principali fattori di rischio, il numero sale ad oltre 150mila, andando quasi a sfiorare i 200mila.

Questo il quadro tracciato da Stefania Salmaso, direttore del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità, che insieme a Daniela Galeone, dirigente del ministero della Salute, ha presentato il secondo appuntamento nazionale a Venezia del programma 'Guadagnare Salute'.

Saranno Venezia ed il Veneto ad ospitare, il 21 e 22 giugno prossimi, la manifestazione scientifica nazionale “Le sfide della promozione della salute: dalla sorveglianza agli interventi sul territorio”. L'iniziativa vedrà la partecipazione di oltre mille esperti ed operatori provenienti da tutte le Regioni italiane, riuniti per fare il punto sulle azioni messe in atto per contrastare i principali fattori di rischio per la salute ed offrire un'occasione di confronto e di crescita per migliorare gli interventi sul territorio.

In Italia e in Europa le malattie croniche, che hanno in comune alcuni fattori di rischio legati a stili di vita non salutari (fumo, alcol, scorretta alimentazione, sovrappeso e obesità, inattività fisica) sono responsabili dell'86% dei decessi, del 77% degli anni di vita in salute perduti, e del 75% dei costi sanitari.

L'età e lo stress determinano la qualità del sonno

Sonno agitatoSicuramente lo stress non ci permette di vivere con un certo spirito le cose e, più il livello è alto, meno riusciamo a vivere con soddisfazione e la qualità della vita si abbassa.

Una ricerca condotta da studiosi tedeschi e basilesi ha evidenziato una relazione tra la qualità del sonno ed il livello di stress, calcolato per differenti fasce d’età.

Per lo studio, pubblicato in versione digitale su The Journals of Gerontology Series B: Psycological Sciences and Social Sciences”, sono stati utilizzati dati i del Gruppo tedesco di ricerca socioeconomico (SOEP), che dal 1984 ha svolto interviste per un totale di circa 14.200 persone fra i 18 e gli 85 anni.

Da questa ricerca è emerso come andare in pensione aiuterebbe ad innalzare la qualità del sonno. Inoltre proprio la qualità decresce dalla giovinezza al passaggio con la terza età per poi migliorare dai sessanta anni in su, specie se questa fase coincide con il pensionamento. Purtroppo, però, questo è un picco che decresce dopo un anno circa tendendo a degradarsi.

Inoltre, esiste una relazione tra qualità delle ore di riposo e stato di salute. Persone con obesità, problemi respiratori, cardiaci, o dolori cronici, dormono peggio rispetto alle altre, sane e senza problemi fisici.

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