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La programmazione mentale inventata ad arte dei “cambiamenti climatici”

Clicca per ingrandireAntonino Zichichi: «Per capire gli spostamenti di un elettrone servono delle equazioni non lineari? Possibile che sul clima, che è complessissimo, circolino così tanti modelli predittivi approssimativi, basati su una matematica elementare e li si consideri attendibili?».

E ancora: «Il motore meteorologico è in gran parte regolato dal CO2 prodotto dalla natura, quel CO2 che nutre le piante ed evita che la terra sia un luogo gelido ed inospitale, quello prodotto dagli esseri umani non è una minima parte? Eppure molti scienziati dicono che è quella minima parte a produrre gravi fenomeni perturbativi, ma ogni volta che chiedo loro di esporre dei modelli matematici adeguati, che sostengano la teoria, essi non sono in grado di farlo.

Mentre tutti gridano allarmati per il “pericolo CO2”, al convegno di Erice il Professor Zichichi invita a guardare alle vere emergenze. Egli, infatti, nega con decisione che le attività umane siano all’origine del Global Warming.

Zichichi, fuori dal coro unanime degli asserviti alla scienza menzognera, ha recentemente organizzato ad Erice i “seminari sulle emergenze planetarie”, puntando il dito accusatore sulle storielle strillate quotidianamente sui media di regime, che vedono nel CO2 il peggiore dei mali e causa di fantomatici “cambiamenti climatici”. Per togliere ogni dubbio, i lavori sono stati aperti dal Presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Klaus, che ha subito dichiarato che esiste una strumentale sovrapposizione tra scienza ed ideologie.

Secondo il Ministero della Difesa britannico gli extraterrestri sono tra di noi

E.B.E.Una relazione del 1995 indirizzata al Primo Ministro Tony Blair e ora resa di dominio pubblico dal National Archives, dice il capo del gruppo di studio sul fenomeno UFO sta seriamente valutando che gli alieni hanno visitato la Terra in passato e un gruppo militare occulto, ha avuto modo di studiare le loro tecnologie per poterle usare come armi.

Ora, come ha rivelato il Telegraph, un funzionario del ministero che ha chiesto l’anonimato, ha messo in chiaro che ufficialmente non sono mai avvenuti contatti ufficiali con gli Alieni, ma ha spiegato che “gli spettacolari avvistamenti UFO, non sono di origine terrestre, quindi bisognerebbe determinare quale sia la loro missione e valutarla come una priorità.”

Gli ET dal momento che non mostrano apparenti tentativi di ostilità, il loro scopo potrebbe essere:

1) ricognizione militare

2) seguire il nostro livello tecnologico e scientifico

3) turismo

La fonte anonima del MOD ha aggiunto: “se i rapporti di avvistamenti UFO sono reali, le navi aliene comunque hanno un range di velocità molto ampia e sono invisibili.

La Svizzera riduce il numero degli animali destinati alle sperimentazioni

CaviaNel 2011 il numero di animali sottoposti a esperimenti è diminuito rispetto al 2010 del 13,1 % raggiungendo così una cifra pari a 662 128 (-99 547). La diminuzione è stata registrata in tutti i settori, ma è particolarmente riscontrabile negli esperimenti che causano gravi sofferenze agli animali (livello di gravità 3), il che corrisponde al 2,1 % di tutti gli esperimenti sugli animali.

La legge svizzera sulla protezione degli animali (LPAn) è una delle leggi più progressiste al mondo. Essa disciplina anche gli esperimenti sugli animali (art. 17-20 LPAn). Per tutte le pratiche e tutti gli interventi condotti sugli animali a scopo sperimentale deve essere inoltrata domanda alle autorità cantonali.

I ricercatori devono essere in grado di motivare e di provare che i vantaggi tratti dagli esperimenti sugli animali a favore della società sono maggiori rispetto alla sofferenza arrecata agli animali durante l'esperimento (ponderazione degli interessi). Devono inoltre dimostrare che per detti esperimenti non esistono metodi alternativi. Le domande sono esaminate da una Commissione cantonale degli esperimenti sugli animali composta di specialisti e incaricati della protezione degli animali, mentre l'Ufficio federale di veterinaria (UFV) esercita l'alta vigilanza e ha diritto di ricorso contro le autorizzazioni cantonali (art. 25 e 40 LPAn).

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