Farmaci che ammalano

Cura per il tumore al seno che favorisce le metastasi

Lastra al senoQuando si lotta contro il cancro, le terapie mirano a uccidere il tumore primario e a prevenire la metastasi.

Ma adesso un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Science' ha scoperto che un trattamento per il tumore al seno che blocca l'integrina beta 1 puo' causare metastasi in certi pazienti.

Dai test effettuati in vitro da un team di ricercatori dell'olandese Leiden University è emerso che inibendo l'integrina nelle linee cellulari del cancro al seno chiamate Tnbc, le cellule acquisiscono la capacità di migrare individualmente.

E se iniettate nei pesci zebra, le cellule Tnbc carenti di beta 1 si diffondono meglio e più lontano delle Tnbc normali mentre quando impiantate nei topi generano più metastasi polmonari.

Allarme della Fda su uno stimolante presente negli integratori dietetici

IntegratoriDagli Stati Uniti arriva un allarme sulla dimetilamilamina (dmaa), stimolante presente in molti integratori dietetici usato per perdere peso e dagli sportivi: l’ente governativo per la regolamentazione dei farmaci (Fda) sta lavorando affinché la sostanza non sia più disponibile sul mercato.

Può infatti essere molto pericolosa, soprattutto se associata alla caffeina, perché provoca problemi cardiovascolari.

Messa al bando dall’Agenzia mondiale antidoping (Wada) nel 2009, e vietata anche in Italia, la dmaa continua a circolare in Europa, visto che si può acquistare su internet e che è contenuta negli integratori alimentari provenienti da Usa e Canada.

Fino all'11 aprile, l’Fda ha ricevuto 86 segnalazioni di malattie e morti associate a integratori contenenti dmaa. L’Fda ha scritto a 11 aziende Usa che la usano, precisando che i prodotti con dmaa sono illegali.

Tutte tranne una hanno deciso di non venderli più.

L'abuso di farmaci analgesici è correlato alla perdita dell'udito

Da una ricerca condotta dal dipartimento di medicina di un ospedale di Boston, l'uso degli analgesici è collegato alla perdita dell'udito. Soprattutto nelle donne.

L'abuso di farmaci è generalmente associato ad effetti collaterali di diversa entità e che interessano differenti funzioni dell'organismo: ma, sebbene sia cosa nota da decenni come il ricorso troppo frequente a medicinali può scatenare conseguenze anche molto gravi, le raccomandazioni dei medici ad un uso moderato e solo se strettamente indispensabile non sono mai superflue. Ai farmaci analgesici, ad esempio, viene ricondotto un incremento del rischio di perdere l'udito: dato attestato da studi condotti negli anni scorsi che, però, avevano utilizzato un campione esclusivamente maschile.

I ricercatori del dipartimento di medicina del Brigham and Women's Hospital di Boston hanno analizzato la correlazione tra uso di antidolorifici e ipoacusia prendendo in esame, però, soggetti di sesso femminile: all'indagine hanno partecipato 62 261 donne, la cui età al momento dell'inizio della ricerca era compresa tra i 31 e i 48 anni, seguite a partire dal 1995 e fino al 2009.

Le volontarie fanno tutte parte del Nurses' Health Study, il grande studio epidemiologico che monitora la salute delle infermiere statunitensi. Nel corso dei quattordici anni di follow up, circa 10 000 delle partecipanti hanno riferito di aver subito una perdita dell'udito: dall'analisi e dall'incrocio dei dati raccolti, gli esperti sono arrivati alla conclusione che tale disturbo poteva essere associato al consumo di analgesici. I risultati della ricerca pubblicati dall'American Journal of Epidemiology.

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