Alimentazione

Tornare ai cibi di una volta per evitare le intolleranze alimentari

VerdureSi parla sempre più spesso di intolleranze alimentari, tanto che il 30% delle persone pensa di soffrire di una qualche forma di allergia.

In realtà le allergie alimentari vere colpiscono il 4-5% della popolazione globale. Certo è che il proliferare di diete fai da te, che prevedono l’introduzione di nuovi alimenti e il ricorso alle trasformazioni industriali delle fonti alimentari, “possono provocare seri danni alla nostra salute”.

E poi il maggiore utilizzo degli additivi alimentari, e l’incremento a consumare pasti fuori casa sono ulteriori cause ad un malessere allarmante. È quanto sottolinea Oliviero Rossi, allergologo Consigliere della Siaic (Allergologi e Immunologi Clinici), in occasione del 2° Congresso dell’IFIACI, la federazione che racchiude le tre Società Medico Scientifiche nazionali (Siaic, Aaito e Siica) in corso a Verona.

Si parla di prevenzione da attuare nei comportamenti alimentari, eliminando quegli alimenti responsabili delle allergie. Si pensi, ad esempio, ai solfiti, contenuti non soltanto nei vini soprattutto bianchi, nella birra, nei succhi e sciroppi di frutta, ma anche nelle patate, frutta secca e candita, funghi secchi, gamberi e crostacei e baccalà.

Poi ci sono le intolleranze al glutine, al lattosio, al nichel che si trova anche negli alimenti: “molto spesso la pubblicità porta a degli approcci diagnostici non corretti e questo va denunciato perché molti pazienti si rivolgono alla medicina alternativa per fare dei test che non sono assolutamente affidabili da un punto di vista scientifico”.

Il latte e i latticini possono provocare alcuni tumori

LatteLa ricerca ha messo in relazione alcuni tumori con il consumo di latte e suoi derivati.

Come spiega la dr. Luciana Baroni in questo articolo:

"Lo zucchero contenuto nel latte, il lattosio, viene scisso nell'organismo ottenendo un altro zucchero, il galattosio. A sua volta il galattosio viene ulteriormente catabolizzato da enzimi (...) quando il consumo di latticini eccede quantitativamente la possibilità enzimatica di catabolizzare il galattosio, questo può accumularsi nel sangue, e può danneggiare le ovaie femminili. Alcune donne possiederebbero inoltre livelli di questi enzimi particolarmente bassi, ed il consumo regolare di derivati del latte può triplicare in loro il rischio di sviluppare cancro ovarico."

Non solo il tumore all'ovaio, ma anche quello alla mammella e alla prostata potrebbero avere tra le loro concause l'uso regolare di latte e latticini.

Sempre Luciana Baroni spiega che la correlazione è presumibilmente riferibile, almeno in parte, ad aumentati livelli plasmatici di un composto denominato Insulin-like Growth Factor (IGF-I):

"Questo fattore, isolato nel latte vaccino, è stato ritrovato a livelli plasmatici elevati nei soggetti che consumino regolarmente latticini. Altri principi nutritivi che aumenterebbero i livelli di IGF-I sono pure presenti nel latte vaccino. Uno Studio recente mostra come soggetti maschili che presentino elevati livelli di IGF-I avrebbero un rischio quattro volte maggiore di sviluppare cancro prostatico, quando confrontati con i soggetti nei quali i livelli di questo fattore siano bassi."

Curare l'ipotensione con la naturopatia

IipotensioneLe giornate primaverili possono favorire i cali di pressione (ipotensione), i sintomi sono in genere malessere, stanchezza, capogiri, palpitazioni, sudorazione eccessiva e si possono manifestare quando i valori scendono sotto i 100-90 di massima e i 60-50 di minima. La pressione bassa colpisce principalmente persone predisposte, con una ridotta capacità di regolazione termica, di norma donne e con scarsa muscolatura. I rimedi naturali possono essere la soluzione giusta.

Tra i rimedi naturali consigliati per la pressione bassa c’è il rosmarino, che è utile come termoregolatore e per sostenere la pressione arteriosa, è prezioso anche per l’eccessiva sudorazione, facendo diminuire la conseguente perdita di liquidi e di sali minerali. Si prendono 20 gocce tre volte al giorno in un dito di acqua prima dei pasti.

Per combattere la debolezza, è molto efficace la quercia, questa pianta, raccomandata anche agli anziani, è inoltre un valido aiuto per combattere quel senso di stanchezza che spesso accompagna chi soffre di pressione bassa, sostiene l’umore quando fa molto caldo.

Contribuisce ad alzare la pressione anche l’orzo, che può essere utilizzato anche da persone estremamente fragili come ricostituente. Questa pianta ha, infatti, un effetto cardiotonico e vasocostrittore ed è maggiormente indicata rispetto al caffè.

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