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Il Wi-Fi altera negativamente la salute. L'opinione di due medici

Wi-FiChe il Wi-Fi influenzasse negativamente la salute umana è stato reso noto chiaramente da noi medici per la prima volta nel 2002 con l’Appello di Friburgo.

Sulla base delle nostre osservazioni ed esperienze ci opponiamo fortemente all’uso in tutto il mondo della comunicazione senza fili indipendentemente dal fatto che si usino campi elettromagnetici pulsati o meno.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad un rapido aumento di connessioni wireless (WLAN o Wi-Fi) e questo ci preoccupa molto. Si trovano hot-spot wireless in molte case private, edifici pubblici (scuole, biblioteche, ospedali, alberghi, aeroporti, stazioni ferroviarie), internet caffè e nei luoghi pubblici delle grandi città. I treni passeggeri internazionali sono dotati di Wi-Fi. Le compagnie possono consentire ad altre compagnie o ad uffici di connettersi alla loro rete.

In Germania le reti wireless operano ad una frequenza di circa 2450 MHz e si possono usare frequenze anche tra 5000 e 6000 MHz. In modalità standby, quando non si trasmettono dati, il segnale viene acceso e spento con una frequenza di 10 Hz. In questa stessa frequenza si trovano le onde alfa del cervello. La distanza media dell’utente dall’hot-spot negli ambienti esterni è generalmente di 300 metri, ma sebbene oppongano qualche attenuazione, le pareti lasciano comunque passare le radiazioni.

Il livello di esposizione effettivo in un luogo dipende da vari fattori, compresa la distribuzione dei cosiddetti punti di accesso (trasmettitori), la caratteristiche dello spazio interno (per esempio: effetti di riflettenti o di schermatura delle strutture degli edifici) e la distanza da computer portatili.

Infiammazione da cibo. Un disturbo poco conosciuto

Mal di stomacoLa medicina moderna si confronta quotidianamente con fenomeni di infiammazione a bassa intensità che spesso durano nel tempo e che per anni sono stati scarsamente compresi.

Il sospetto che l'alimentazione potesse avere un ruolo importante in questa situazione è sempre stato molto forte, ma i ricercatori si sono spesso avvicinati in modo controverso al tema delle intolleranze alimentari scontrandosi con pregiudizi, petizioni di principio e pratiche diagnostiche dubbie.

Il mondo scientifico sta ancora dibattendo sul valore di un tipo di anticorpo o di un altro, quando la realtà clinica e la ricerca hanno già consentito di capire che qualsiasi cibo può provocare in persone sensibilizzate la produzione di citochine e sostanze infiammatorie che provocano tutta la sequenza di sintomi, malattie e disturbi messi precedentemente in relazione con le cosiddette intolleranze alimentari. La scoperta che un alimento può indurre la produzione di BAFF (B Cell Activating Factor) e provocare tutti i sintomi infiammatori che usualmente sono ascritti al cibo risale a qualche anno fa, ma non è ancora stata applicata seriamente in ambito clinico.

Eppure proprio i valori di BAFF (che un sistema diagnostico come RecallerProgram già utilizza in numerosi contesti) consentono di capire il livello di infiammazione correlata al cibo eventualmente presente in una persona e di agire in conseguenza per aiutare a ridurre quella stessa infiammazione e a controllarne gli effetti sulla salute.

Gravi danni agli stomaci dei suini causati dal mangime OGM

Foto scioccanti rivelano gravi danni causati da soia e mais OGM.

Per iniziare consiglio di leggere il caso di questo allevatore danese:

Soia OGM legata a danno della salute nei suini - un dossier danese.

Il dossier appena pubblicato dalla Ong “GMfree Cymru” presenta il caso dell’allevatore danese Borup Pedersen che, nell’Aprile dello scorso anno, decise di cambiare la dieta dei suoi maiali passando da mangimi a base di soia geneticamente modificata ad alimenti Ogm-free, annotando i cambiamenti osservati nella salute degli animali.

"Effetti avversi ... effetti tossici ... prove evidenti"

(NaturalNews) Se avete problemi di stomaco o problemi gastrointestinali, un nuovo studio condotto dal Dr. Judy Carman può aiutare a spiegarvi il perché: maiali alimentati con una dieta di soia e mais geneticamente modifiati hanno mostrato un aumento del 267% di una grave infiammazione dello stomaco rispetto a quelli nutriti con diete non OGM. Nei maschi, la differenza è ancora più marcata: un aumento del 400%. (Per la cronaca, la maggior parte dei bambini autistici sono maschi, e quasi tutti hanno una grave infiammazione intestinale)

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