Salute

I lavoratori notturni sono a più alto rischio di diabete e cancro

I lavoratori notturni sono a più alto rischio di diabete e cancroUno studio indica che il metabolismo e le funzioni immunitarie delle persone sono modificate quando si cambiano il sonno e i modelli alimentari. Circa 600 milioni di persone nel mondo lavorano di notte.

Secondo uno studio pubblicato dall'Università del Colorado a Boulder(1) i lavoratori notturni o gli studenti che studiano all'alba hanno un aumentato rischio di diabete e cancro a causa dei cambiamenti nei livelli delle proteine del sangue. Lo studio indica che le attività notturne modificano i livelli di proteine nel sangue, il che, a sua volta, modifica il metabolismo e le funzioni immunitarie delle persone.(2)

La tendenza ha ampie ripercussioni a livello globale, dal momento che il 20% dei lavoratori del mondo (circa 600 milioni) svolgono la propria attività di notte.

"Quando sperimentiamo qualcosa come il jet lag o un paio di notti di lavoro notturno, modifichiamo rapidamente la nostra normale fisiologia in un modo che, se continua, danneggerà la nostra salute", ha dichiarato Kenneth Wright,(3) direttore dello studio. Il direttore del Laboratorio del sonno e cronobiologia e un professore del dipartimento di fisiologia integrativa dell'Università del Colorado a Boulder hanno dichiarato che lo studio si è concentrato su 1.129 proteine e hanno scoperto che 129 di esse mutano se il tempo di riposo o di alimentazione varia.

Spegni il cellulare di notte! È così che ci condiziona alterandoci i bioritmi

Spegni il cellulare di notte! È così che ci condiziona alterandoci i bioritmiGli scienziati sottolineano che coloro che hanno interrotto il loro ciclo di riposo sono più inclini a soffrire di disturbi dell'umore.

Scienziati dell'Università di Glasgow (Scozia) dicono che esiste un legame tra il disturbo del ritmo dell'orologio biologico e l'insorgere della depressione e dei problemi mentali, secondo The Lancet Psychiatry.(1) I ricercatori dicono che la violazione del regime giorno e notte promuove una maggiore predisposizione a soffrire di disturbi dell'umore.(2)

I partecipanti a ricerche condotte da scienziati scozzesi che non seguivano i loro cicli naturali avevano più probabilità di sperimentare depressione grave o disturbo bipolare. Inoltre, tendevano a sentirsi più soli e meno felici.

Il professor Daniel Smith,(3) uno degli specialisti che ha condotto lo studio,(4) offre diversi suggerimenti. "Ci sono molte cose che le persone possono fare, specialmente durante l'inverno per migliorare la propria salute", ha detto in un commento raccolto dal Daily Mail.

Ad esempio: ricevere più luce solare o fare esercizio fisico per sentirsi stanco prima di coricarsi.

L’asparago rosa di Mezzago

AsparagiSu tutti i banchi di ortaggi in questo momento dell’anno si trovano gli asparagi. L’Italia ne è uno dei maggiori produttori in Europa, perciò, in genere, colui che consuma asparagi in questo periodo, è una persona attenta all’utilizzo di prodotti magari a filiera corta, che sono di stagione, ed è quindi consapevole delle maggiori qualità nutrienti e benefiche che gli alimenti con queste caratteristiche hanno.

Gli asparagi sono piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Liliaceae. La pianta presenta un rizoma, fusto modificato che cresce sotto terra e produce germogli, detti turioni. Questi vanno raccolti appena spuntano dalla terra, in questo modo saranno teneri e ricchi di nutrienti. Per testarne la freschezza all’acquisto, gli asparagi non si devono piegare, ma si devono spezzare, devono avere la testa integra e non devono presentarsi legnosi.

Furono coltivati e usati dagli Egizi e in Asia Minore 2000 anni fa. In epoca romana, già dal 200 a.c. gli asparagi erano conosciuti e apprezzati tanto da averne manuali per la coltivazione; se ne trova anche traccia in scritti di Catone e Plinio.

Attualmente la Cina ed il Perù sono i due maggiori produttori ed esportatori di asparagi al mondo.

Dobbiamo distinguere due tipi di asparagi: quello coltivato, Aspatagus officinalis, e l’asparago selvatico, Asparagus acutifolius, quest’ultimo, conosciuto anche come asparagina, in genere è lungo e più sottile rispetto alle qualità coltivate ed è ideale per risotti e frittate.

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