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La Svizzera dice no all'immigrazione di massa
La Svizzera deve limitare l'immigrazione, secondo il 50,3% della popolazione; una bocciatura per la libera circolazione delle persone
L’immigrazione senza freni, anche se proviene dai paesi dell’Unione Europea, non piace alla maggioranza degli svizzeri, che chiede di contingentare i permessi di dimora e di dare la preferenza ai residenti sul mercato del lavoro.
Gli argomenti dell’UDC hanno convinto il 50,34% di quanti si sono recati alle urne, al termine di un testa a testa che ha tenuto con il fiato sospeso il paese e che l’ha spaccato in due: contrari al testo i cantoni urbani e quelli romandi, favorevoli Ticino (dove si è registrato il risultato più netto), Grigioni e le regioni rurali della Svizzera tedesca. L'iniziativa democentrista alla fine l'ha spuntata per sole 19'500 schede.
I favorevoli alla proposta avevano fatto leva sull’insostenibile aumento della popolazione nazionale (che cresce al ritmo dell’1% annuo) e sui suoi effetti in termini di disoccupazione, pressione sui salari, traffico, sovraffollamento dei mezzi di trasporto, criminalità e abusi nelle assicurazioni sociali.
I contrari paventavano invece gli effetti del “sì” sull’economia, per le difficoltà che potrebbe incontrare nel reclutare manodopera e nelle esportazioni, perché l’esito delle urne rimetterà in discussione l’applicazione non solo della libera circolazione ma di tutti gli accordi bilaterali conclusi con l’Unione Europea.