Il ghiaccio in Groenlandia si scioglie velocemente

ll ghiaccio in Groenlandia si sta sciogliendo. Questo fenomeno porterà ad un innalzamento più rapido del livello del mare a causa del surriscaldamento

Lo scioglimento del ghiaccio nella parte sud-occidentale della Groenlandia potrebbe rappresentare un importante causa dell'innalzamento del livello dei mari.

Secondo una ricerca scientifica, la Groenlandia si sta sciogliendo più velocemente di quanto gli scienziati pensassero in precedenza. Questo fenomeno, innescato dal continuo e accelerato riscaldamento dell'atmosfera terrestre, porterà probabilmente ad un innalzamento più rapido del livello dei mari.

Gli scienziati, preoccupati per l'innalzamento del livello dei mari, si sono a lungo concentrati sulle regioni Sud-orientali e Nord-occidentali della Groenlandia, dove dai grandi ghiacciai si staccano giganteschi blocchi di ghiaccio che vanno a finire nell'Oceano Atlantico. Questi grandi pezzi di ghiaccio man mano che si allontanano si sciolgono. Un nuovo studio, pubblicato recentemente negli Atti dell'Accademia Nazionale delle Scienze, ha rilevato che la più grande perdita di ghiaccio, sostenuta dall'inizio del 2003 alla metà del 2013, proviene dalla regione Sud-occidentale della Groenlandia, che è per lo più priva di grandi ghiacciai.

Il professor Michael Bevis, (1) autore principale del giornale, 'Ohio Eminent Scholar' e docente di geodinamica presso la Ohio State University, asserisce: “La ragione non va indagata nei ghiacciai, perché nell'area non ce ne sono molti, quanto nello scioglimento della massa superficiale.”

Il risultato principale del loro studio: Southwest Greenland, che in precedenza non era stata considerata una seria minaccia, probabilmente diventerà in futuro un importante contributo all'innalzamento del livello del mare.

Adair Turner: la classe media è destinata a scomparire

Il lavoro in futuro verrà sostituito dai robot. La tecnologia gestirà sempre più attività economiche

La tecnologica non sostituirà tutti i settori lavorativi, ma vi sarà un'offerta di lavoro dominata da attività poco retribuite.

In una recente intervista, pubblicata da diverse testate economiche, l'economista inglese Adair Turner, ex responsabile in Gran Bretagna dell'autorità di vigilanza dei mercati finanziari e membro della camera dei Lord, sostiene che il lavoro in futuro verrà in gran parte sostituito dall'automazione. La tecnologia gestirà sempre più attività economiche: da quelle più semplici a quelle più sofisticate.

In futuro – spiega l'economista - continuerà la richiesta di manodopera, ma la tecnologia causerà una disparità del reddito ancora più marcata. La società tenderà ad avere poche persone con elevati redditi generati in gran parte dal mercato immobiliare, perché questo è un settore non vincolato dalla proprietà intellettuale e anche perché, a livello industriale, non può essere moltiplicato.

Le attività che non potranno ancora essere sostituite con le macchine verranno remunerate con salari inadeguati. Ciò porterà alla scomparsa della classe media con un conseguente impoverimento della popolazione.

Molti politici sostengono che per garantire un buon impiego, nell'ambito dell'automazione, ogni aspirante dovrebbe intraprendere un percorso formativo e di qualificazione. Adair Turner non è molto d'accordo su quanto sostenuto da questi soggetti. Egli sostiene che il mondo politico ha difficoltà ad affrontare sfide a lungo termine.

Gli esseri umani hanno modi più universali di esprimere la felicità

Secondo una nuova ricerca scientifica i volti possono trasmettere una moltitudine di emozioni: dalla rabbia, alla tristezza, alla felicità sfrenata

Gli esseri umani hanno modi più universali di esprimere la felicità rispetto a qualsiasi altra emozione.

Secondo una nuova ricerca scientifica, pubblicata sulla rivista IEEE Transactions on Affective Computing,(1) gli esseri umani possono configurare i loro volti in migliaia e migliaia di modi per trasmettere emozioni, ma solo 35 espressioni riescono effettivamente a fare il lavoro attraverso le culture. Mentre i nostri volti possono trasmettere una moltitudine di emozioni - dalla rabbia, alla tristezza, alla gioia sfrenata - il numero di modi in cui le nostre facce possono trasmettere emozioni diverse varia. Il disgusto, per esempio, ha bisogno di una sola espressione facciale per ottenere una sua mimica in tutto il mondo.

Il dottor Aleix M Martinez,(2) scienziato cognitivo, professore di ingegneria elettrica e informatica(3) presso la Ohio State University e coautore dello studio, ha dichiarato: “Per me è stato un piacere scoprire queste dinamiche espressive che scaturiscono dai volti degli esseri umani. Ho potuto studiare la complessa natura della felicità.”

Lo studio ha rilevato che le differenze nel modo in cui i nostri volti trasmettono la felicità possono essere semplici come le dimensioni dei nostri sorrisi o le rughe vicino ai nostri occhi. Gli umani usano tre espressioni per trasmettere la paura, quattro per trasmettere sorpresa, cinque per trasmettere tristezza e cinque per trasmettere rabbia.

“La felicità agisce come un collante sociale e richiede la complessità delle diverse espressioni facciali; il disgusto è solo questo: disgusto”, puntualizza il dottor Aleix M Martinez.

I risultati si basano sul precedente lavoro(4) di Martinez sulle espressioni facciali che ha scoperto come le persone possono identificare correttamente le emozioni di altre persone, circa il 75% delle volte, basandosi unicamente su sottili cambiamenti nel modo in cui il sangue colora il naso, le sopracciglia, le guance o il mento.

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