Diritti umani

Riflessioni sulle guerre umanitarie

Guerre umanitarieMahatma Gandhi diceva che “non c’è strada che porti alla pace che non sia la pace, l’intelligenza e la verità”.

Difatti il concetto della “guerra umanitaria” tanto di moda negli ultimi anni, non rappresenta altro che un controsenso.

Tramite la martellante propaganda mediatica, ci è stato fatto credere che bombardare interi paesi e commettere crimini contro l’umanità a scopo “umanitario”, sarebbe un mezzo giustificabile e necessario per un presunto “radioso avvenire”.

Questo concetto è il mantra continuamente usato dai propagandisti dell’imperialismo statunitense e della NATO con il beneplacito dell’ONU, per giustificare e mascherare la loro sete di potere e controllo globale.

Interi paesi vengono distrutti dalle bombe ( ovviamente “intelligenti” ), migliaia di individui uccisi sono considerati come meri “effetti collaterali”, con la scusa della “liberazione” si colonizza un paese imponendogli il proprio modello, creduto “universale”.

Inoltre la presunta “liberazione” spesso in realtà non porta nemmeno a veri e propri miglioramenti, ma anzi a nuove situazioni di caos, e i recenti episodi dell’Iraq,della Libia e di tanti altri paesi lo dimostrano.

Trovati nelle vie aeree dei bambini parigini nanotubi di carbonio

Nanotubi di carbonio>Una recente indagine medica ha potuto appurare che nei bronchi e negli alveoli polmonari di bambini residenti a Parigi, la Ville merde, sono presenti nanotubi di carbonio.

La causa principale di questa condizione epidemiologica, secondo gli autori della ricerca, non è chiara, ma è ormai assodato che la comparsa dei nanotubi di carbonio non è un prodigio del mago Zurlì, essa si deve alla geoingegneria clandestina.

Le chemtrails, come ha dimostrato tra gli altri il geofisico statunitense Michael J. Herndon, sono proprio collegate alla dispersione delle nanostrutture in oggetto.

La ricerca conferma pure alcune nostre precedenti acquisizioni. E’ palese il collegamento tra inquinamento da aerosol chimico e patologie come l’asma, la mortale bronchiolite costrittiva e la polmonite atipica, affezioni la cui eziologia non è da ricondurre ad infezioni batteriche o virali, ma all’inalazione di pernicioso particolato fine ed ultrafine.

Particolato fine è stato reperito nei bronchi e negli alveoli di bambini asmatici. Nanotubi di carbonio di origine antropica sono stati trovati in tutti i campioni ad indicare altresì che gli esseri umani abitualmente respirano queste nanostrutture. […]

Cervello morto e cuore battente oppure...

Espiantocervello vivo e cuore non battente. Importante è espiantare.

Finora il prelievo di organi è stato praticato esclusivamente su persona in cosiddetta “morte cerebrale” a cuore battente (standard neurologico). Ma le opposizioni crescono, la disponibilità degli organi diminuisce, e i trapiantisti da qualche tempo hanno cominciato ad espiantare reni e fegato da pazienti in arresto cardiaco senza patologie cerebrali. Sono pazienti che sulla base di un giudizio di prognosi infausta sono guardati come banca di organi e tessuti. La chiamano “donazione a cuore fermo”. Quello che non si conosce è che l'immediata ed invasiva preparazione all'espianto è precedente all'accertamento di morte cardiaca e praticata sia su coloro che hanno manifestato volontà di donazione sia, in parte, su coloro di cui non si conosce la volontà.

Se il cuore si ferma per 20 minuti (riscontro ECG) per legge si è morti. Ma a cuore fermo gli organi senza ossigenazione si deteriorano rapidamente, tanto più dopo 20 minuti, rendendo impossibile il trapianto. Così ci si prepara per la circolazione extracorporea (ECMO)* non a fini di cura ma per salvaguardare reni e fegato, ostacolando l'afflusso di sangue ossigenato al cervello con un palloncino che chiude l’aorta al di sopra dei reni provocando un crash del cervello. *(Extra Corporeal Membrane Oxygenation).

È un terribile protocollo autoritario per il prelievo di organi, che inizia sui moribondi ad imitazione di altri Stati.

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