Le persone migliori si manifestano nei momenti critici

È meraviglioso poter contare su persone che stanno vicino a noi proprio nel momento del bisogno, che riempiono con la loro presenza, i loro abbracci

Le persone che ci aiutano a risollevarci nei momenti difficili, che ci regalano il loro tempo e affetto, senza chiedere niente in cambio, sono anche le persone con cui dovremmo condividere le nostre gioie

Il tempo è il più bel regalo che possiamo fare a chi vogliamo bene. È una risorsa preziosa e limitata e, quindi, non lo doniamo a tutti e non lo scambiamo per cose che non meritano la nostra attenzione.

Lo regaliamo e siamo grati a chi ci concede parte del suo, soprattutto se lo fa con piacere e senza chiedere nulla in cambio. Lo apprezziamo ancora di più quando ci viene dedicato, proprio quando ne abbiamo maggiormente bisogno.

È meraviglioso poter contare su persone che stanno vicino a noi proprio nel momento del bisogno, che riempiono con la loro presenza, i loro abbracci, le loro parole ed i loro silenzi quel vuoto che a volte ci opprime. Ci sostengono quando ci troviamo al bordo di un precipizio e ci impediscono di affrontare la crudele forza di gravità.

I nostri Cari, con la c maiuscola

Le persone che ci sostengono, stanno vicino a noi e non hanno nessuna intenzione di scappare, anche quando la nostra compagnia non è delle migliori. Ci assistono durante una fra le malattie più contagiose: lo sconforto. La disperazione è un virus che arriva fino alle ossa ed è difficile da debellare. Le persone che rimangono accanto a noi e corrono questo rischio ci apprezzano davvero.

Giuste terapie con adeguati farmaci grazie alla bio-stampa 3D

Con la bio-stampa 3D si possono generare organi in piastra per sostituire i test sugli animali e attuare terapie mediche personalizzate

Generare, grazie a una bio-stampa 3D, organi-modello per la sperimentazione in batteria di terapie “personalizzate”, in sostituzione dei test farmacologici sugli animali. È il primo step di uno studio condotto da Ibcn-Cnr, Campus Biomedico di Roma e Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso, pubblicato su Scientific Report

Sono organi-modello specifici del paziente, in vitro, realizzati con bio-stampa tridimensionale (3D Bio-printing), in grado di sperimentare terapie innovative e su misura, senza ricorrere a test farmacologici sugli animali o a indagini invasive su pazienti affetti da mutazioni genetiche.

A metterli a punto un team di ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibcn), Campus biomedico di Roma e Fondazione Giovanni Paolo II (Fgps) di Campobasso.

La ricerca, pubblicata su Scientific Report, costituisce il primo step verso la generazione di organi in piastra sia per sostituire i test sugli animali sia per l’affidabilità dei risultati della medicina personalizzata. “Fino a oggi”, spiega Roberto Rizzi, ricercatore Cnr-Ibcn e coordinatore dei lavori, “la sperimentazione animale ha generato la maggior parte delle informazioni sulla validità di un prodotto farmaceutico, considerando, innanzitutto, la diversità specie-specifica del target finale e solo successivamente la causalità dell’insorgenza della patologia nel paziente”.

Obiettivo del lavoro, sviluppare tessuti umani individuo-specifici per testare l’efficacia di nuovi farmaci, riducendo così il ricorso a terapie non sempre necessarie, costose e, a volte, anche dannose per il paziente. “Su questa linea”, afferma Fabio Maiullari, ricercatore Fgps, “è stata realizzata per la prima volta con questa tecnologia, una struttura di stampa tridimensionale cardiaca vascolarizzata, utilizzando cellule multi-specie, sia murine (riprogrammate) sia umane, partendo da differenti geometrie di stampa”.

Sequenziato il genoma del koala

La sequenza del genoma aiuterà a documentare e comprendere la diversità genetica del koala e sarà utile per il suo futuro lavoro di conservazione

I risultati di questa ricerca aiuteranno il lavoro di conservazione del koala.

Uno studio pubblicato su Nature Genetics(1) rivela che un team di scienziati internazionali è riuscito a sequenziare il genoma del koala. Un risultato che aiuterà il lavoro di conservazione e sopravvivenza di questo marsupiale australiano.

Per la dottoressa Rebecca Johnson,(2) direttrice del Museo australiano delle ricerche di Sydney, il lavoro, considerato ambizioso dagli specialisti, ha portato alla luce una ricchezza di dati sulla dieta di eucalipto insolita e altamente specializzata dei koala, ma fornisce anche idee importanti sul loro sistema immunitario, sulla diversità della popolazione e sull'evoluzione di questi animali.

Il team, composto da oltre 50 scienziati provenienti da sette nazioni, ha scoperto che il koala durante l'evoluzione ha acquisito una capacità di eliminare sostanze tossiche dal suo organismo, che ha permesso a questa specie di nutrirsi di foglie di eucalipto. È attraverso questa evoluzione che i koala hanno anche acquisito la destrezza di sviluppare un'alta sensibilità sia nel gusto che nell'olfatto, per rilevare sostanze nocive in queste foglie e selezionare quelle che hanno più sostanze nutritive e, quindi, meno tossiche.

Nella loro ricerca, gli scienziati hanno anche scoperto che questa capacità di sensibilità sviluppata li ha aiutati a rilevare le foglie più ricche di acqua, il che spiegherebbe perché non hanno bisogno di bere.

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