I mutamenti del clima porteranno il virus della dengue in Europa

DengueSe non rallentano, gli effetti dei cambiamenti climatici potrebbero portare la febbre dengue anche in Europa, in particolare nelle più popolari mete turistiche, compresa l'Italia.

Lo ha scoperto uno studio della University of East Anglia, pubblicato sulla rivista 'BMC Public Health'. I ricercatori hanno utilizzato i dati provenienti dal Messico, dove la dengue è presente, e una serie di informazioni sui paesi dell'Unione Europea. Dall'analisi dei dati è emerso che le regioni costiere nel Mediterraneo e nell'Adriatico, la pianura Padana e il Nord-Est Italia sono più a rischio.

La dengue è una malattia tropicale causata da un virus che si diffonde attraverso le zanzare, con sintomi quali febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari. Ogni anno, la dengue infetta 50 milioni di persone in tutto il mondo e causa circa 12.000 morti, soprattutto nel Sud-Est Asiatico e nel Pacifico occidentale. Questo perché le zanzare che trasmettono il virus prosperano in condizioni di caldo e umido.

Casi locali come quelli riportati in Francia e in Croazia nel 2010, mostrano chiaramente che la dengue può essere trasmessa in Europa. I ricercatori hanno così deciso di valutare le probabilità che il virus possa stabilirsi nel Vecchio Continente a causa dei cambiamenti climatici. Dai risultati è emerso che l'Europa corre questo rischio.

Il tasso d'incidenza potrebbe passare dai 2 ogni 100mila abitanti ai 10 ogni 100mila abitanti entro il periodo 2071-2100. Le aree considerate più a rischio sono: la Pianura Padana in Italia, il Mediterraneo spagnolo e in generale il Sud della Spagna.

“Il nostro studio - ha detto Paul Hunter, scienziato che ha coordinato lo studio - ha dimostrato che il rischio di febbre Dengue è destinato ad aumentare in Europa per il cambiamento climatico, ma che quasi tutto il rischio in eccesso cadrà sulle zone costiere del mar Mediterraneo e Adriatico e nella parte nord-orientale d'Italia, in particolare la pianura Padana”.

Fonte: salute.agi.it