La Svizzera riduce il numero degli animali destinati alle sperimentazioni

CaviaNel 2011 il numero di animali sottoposti a esperimenti è diminuito rispetto al 2010 del 13,1 % raggiungendo così una cifra pari a 662 128 (-99 547). La diminuzione è stata registrata in tutti i settori, ma è particolarmente riscontrabile negli esperimenti che causano gravi sofferenze agli animali (livello di gravità 3), il che corrisponde al 2,1 % di tutti gli esperimenti sugli animali.

La legge svizzera sulla protezione degli animali (LPAn) è una delle leggi più progressiste al mondo. Essa disciplina anche gli esperimenti sugli animali (art. 17-20 LPAn). Per tutte le pratiche e tutti gli interventi condotti sugli animali a scopo sperimentale deve essere inoltrata domanda alle autorità cantonali.

I ricercatori devono essere in grado di motivare e di provare che i vantaggi tratti dagli esperimenti sugli animali a favore della società sono maggiori rispetto alla sofferenza arrecata agli animali durante l'esperimento (ponderazione degli interessi). Devono inoltre dimostrare che per detti esperimenti non esistono metodi alternativi. Le domande sono esaminate da una Commissione cantonale degli esperimenti sugli animali composta di specialisti e incaricati della protezione degli animali, mentre l'Ufficio federale di veterinaria (UFV) esercita l'alta vigilanza e ha diritto di ricorso contro le autorizzazioni cantonali (art. 25 e 40 LPAn).

Nell'anno in rassegna le autorizzazioni cantonali relative alla sperimentazione sugli animali sono state 3 592 (+ 1%). Sono state rilasciate 1 015 (-15 %) nuove autorizzazioni, delle quali la metà vincolata a condizioni; l'autorità cantonale di autorizzazione ha respinto due domande e l'UFV ha presentato due ricorsi contro un'autorizzazione cantonale.

Una autorizzazione ha riguardato i cosmetici, più precisamente si è trattato di esperimenti in cui vengono distribuiti filtri UV nell'organismo dei ratti. Sebbene l'utilità di tali esperimenti sia indiscussa per la salute, in Svizzera e in Europa essi rientrano nella categoria dei cosmetici (contrariamente all'Australia e agli USA, in cui vengono classificati fra i medicinali). Nel 2011 si è proseguito con questi esperimenti, che erano stati avviati già nell'anno precedente.

Il 79 % degli animali adoperati nel 2011 sono stati roditori da laboratorio, come topi, ratti, criceti o porcellini d'India. I volatili, in particolare il pollame, sono stati impiegati nel 10 % dei casi nell'ambito di esperimenti sull'alimentazione e di studi sulla corretta detenzione degli animali. Il resto ha compreso pesci, diversi animali domestici e da reddito, conigli, anfibi, primati e altri mammiferi.

Più di un terzo degli animali da laboratorio è stato impiegato nelle università e negli ospedali (-4 %) e quasi due quinti nell'industria (-25 %). La soppressione di un esperimento pratico con grandi effettivi di volatili nel Cantone di Lucerna costituisce il motivo principale del forte calo rispetto al 2010 (-99 547). Tuttavia, la diminuzione può essere osservata in tutti i settori.

Gli aggravi subiti dagli animali da laboratorio sono classificati in 4 livelli di gravità, da 0 a 3. Negli esperimenti con un livello di gravità 0 gli animali non sono sottoposti a sofferenza - ad esempio quando si effettuano studi di osservazione sui polli. Gli esperimenti con un livello di gravità 3 sono invece molto compromettenti per il benessere e la salute dell'animale. Nel 2011, il 79 % degli esperimenti sugli animali corrispondeva al livello di gravità 0 oppure 1, il 19 % al livello 2 e solo il 2 % al livello di gravità 3.

Ulteriori informazioni e la statistica interattiva degli esperimenti sugli animali 2011 possono essere consultate sul sito dell'UFV (ufv.admin.ch).

Fonte: salutedomani.com

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Anonimo

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