Il governo italiano imporrà ai condomini l’installazione di antenne di telefonia mobile

Telefonia mobileScandaloso, offensivo, ignobile.

Solo con questi aggettivi può qualificarsi l’intervento legislativo in corso, con cui il ministro Passera intende dare un forte impulso alla crescita tecnologica del nostro Paese, introducendo, nel secondo Decreto Sviluppo in fase di adozione, dedicato all’Agenda Digitale, una norma che impone a proprietari e condomìni di tollerare l’installazione di una o più antenne per il servizio di telefonia mobile di quarta generazione, l’LTE.

È la norma della discordia, quella che farà “traboccare il vaso”, inferocire i cittadini più di quanto non siano già vessati, portando ad estreme conseguenze lo stato di conflitto sociale, che da anni percorre strade e piazze delle nostre città, laddove un operatore di telefonia mobile tenti di piazzare il suo “totem elettromagnetico”.

Una norma folle, irrazionale e controproducente, che creerà più guasti di quanto ne abbiano causato insieme tutte le scellerate deregolamentazioni degli scorsi anni intervenute a riordinare il settore delle telecomunicazioni.

Se l’art. 29 della bozza di Decreto in questione dovesse mantenere il tenore espropriativo nei termini perentori in cui è descritto nell’articolato, questo governo passerà alla storia per il demerito di aver eretto l’ultimo e più infausto muro tra chi rappresenta le istituzioni ed il cittadino.

Si tratta di un colpo di mano talmente grave da indurre a sospettare che la mano che ha redatto questa norma sia la stessa che quotidianamente pianifica e realizza studiate aggressioni al territorio urbano ed extraurbano, che si accanisce sulla salute della gente, pur di accaparrarsi uno spazio elevato ove collocare antenne, tralicci e ripetitori.

Ma c’è un altro aspetto ignobile che induce a riflettere sulla paternità della stesura di questa norma: il ricorso spregiudicato alla monetizzazione del disagio subito con l’installazione di un’antenna. A fronte dell’imposizione di una servitù coattiva, il governo mette a disposizione un congruo risarcimento, stabilito “in base all’effettiva diminuzione del
valore del fondo o dell’immobile”!

Ecco che, in tempi di crisi, molti cittadini e famiglie saranno indotti a sobbarcarsi l’ingombrante presenza tra le mura domestiche di una fonte di rischio per la salute, pur di accedere alle risorse messe a disposizione!

Un ricatto bello e buono, che tuttavia finirà per ribaltare ogni più virtuosa previsione di ripresa economica, allorché si dovrà fare i conti con gli effetti del più grande esperimento di massa sulla pelle della popolazione: quando, cioè, i costi sanitari per curare quote crescenti di popolazione contaminata dagli effetti indotti della esposizione ai campi elettromagnetici non saranno più sostenibili, allora sarà troppo tardi per pretendere di gestire e regolamentare il fenomeno di “Antenna Selvaggia”.

Occorre pertanto reagire con fermezza a questo devastante attacco ai diritti e valori costituzionalmente tutelati, informando capillarmente la popolazione, l’opinione pubblica, i media e le istituzioni sui rischi che incombono dalla sciagurata approvazione della norma.

Occorre, inoltre, mobilitarsi personalmente e collettivamente, pretendendo il coinvolgimento della Politica, perché non è pensabile che chi ricopre un ruolo di rappresentanza, dagli enti locali al Parlamento, accetti supinamente o, peggio, approvi questa scellerata iniziativa, senza levare un dito della propria capacità di intervento ed interdizione a tutela della integrità collettiva e per scongiurare l’inesorabile declino della nostra Civiltà.

Comunicato stampa. Per informazioni: diritti.infanzia@gmail.com

Commenti

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Anonimo

Finché si tocca il c..o degli altri va tutto bene.

In pratica tutti vogliamo tecnologia, adsl più veloci, più performanti, telefonini di ultimissima generazione e quant'altro, ma non vogliamo ponti radio o qualsiasi altra cosa ci impaurisca per pura ignoranza!

Mi rivolgo a tuti coloro che sparano a zero, leggete, eruditevi e poi eventualmente discutete su qualcosa di cui non avete idea di cosa state parlando.

1) eliminiamo il petrolio come combustibile;

2) disattiviamo tutte le centrali elettriche;

3) eliminiamo telefonini e connessioni internet;

se siete pronti a farlo sul serio, cominciate a spostarvi su una bella montagna a fare gli eremiti e poi se ne riparla!

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Anonimo

Non cresceremo mai!

resteremo sempre l'ultimo paese al mondo. il terzo mondo!

finché vigerà ignoranza in questo paese!!!

Finché per qualsiasi cosa si faccia, si scateneranno comitati, scandali annunciati.

E basta!!! Andiamo avanti su!

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Anonimo

Ecco cosa dice l'Istituto superiore si sanità:

Un’antenna WiFi posizionata nella tromba delle scale, che quindi fornisce il segnale a più piani, può causare danni alle persone e in particolare ai bambini?

Non ci sono evidenze scientifiche di danni alla salute dei campi elettromagnetici a radiofrequenza generati dai sistemi WiFi (v. Promemoria dell’OMS Stazioni radio base e tecnologie senza fili (wireless) nella sezione "Documenti"). Inoltre, i livelli di esposizione sono molto inferiori ai limiti di esposizione raccomandati a livello internazionale e a quelli in vigore in Italia. Questo è vero anche nel caso di antenne che servano diversi appartamenti o ambienti. Si deve anche osservare che le pareti attenuano notevolmente il segnale.

E poi.

Sulla base dei dati scientifici disponibili, esistono rischi per la salute da esposizione alle radiazioni delle antenne wireless? Quale distanza minima e quale tempo massimo di esposizione è consigliato nell’uso di un computer?

Non ci sono evidenze scientifiche di danni alla salute dei campi elettromagnetici a radiofrequenza generati dai sistemi wireless, né è stato identificato alcun meccanismo di interazione con il corpo umano che li possa far prevedere (v. Promemoria dell’OMS Stazioni radio base e tecnologie senza fili (wireless) nella sezione "Documenti").

Non esiste quindi nessuna base logica per raccomandare distanze limite dalle sorgenti (siano queste il computer o il router), o per limitare il tempo di esposizione. (Raccomandazioni del genere potrebbero anzi essere interpretate come un’ammissione di rischio e creare preoccupazioni ingiustificate).

E allora questi fatti che ho preso da geograficamente.wordpress se li sono inventati?!

Il prof. Ross Adey, biofisico, che fa ricerca sui campi elettromagnetici sin dalla fine degli anni ’50 ed ha avuto la possibilità di studiare gli effetti di radar e microonde sui militari, afferma: “Gli studi di laboratorio hanno identificato nelle membrane cellulari la parte dei tessuti che, con tutta probabilità, per prima subisce le interazioni con i campi elettromagnetici a bassa frequenza e i campi modulati a radiofrequenza/microonde. Studi epidemiologici hanno attirato l’attenzione verso i Campi elettromagnetici e i campi modulati a radiofrequenza come possibili fattori di rischio per leucemie, linfomi, tumori al seno, melanomi epiteliali, tumori al cervello”.

Nel mondo anglosassone si stanno adottando misure cautelative per i bambini, a fronte di una evidenza scientifica riferita a rischi per la salute derivati da esposizione continuata e inconsapevole a microonde, anche a bassa intensità.

Misure cautelative e restrittive, con specifico riferimento alle strutture scolastiche o comunque destinate a bambini e ragazzi, sono attuate in Nuova Zelanda, in Svezia, in Canada, in Australia e negli Stati Uniti.

Ma qui in Italia ci vogliono uccidere tutti?!!!

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Anonimo

Infatti io ce l'ho il cellulare, ma non lo uso e non l'ho mai voluto. Si stava bene anche senza. Vedrai che tra un po'di anni se non vorremo ammalarci sempre di più, bisognerà tornare indietro o trovare una tecnologia meno dannosa.