Elettronica di controllo

Il nuovo aeroporto di Pechino sarà dotato della tecnologia di riconoscimento facciale

tecnologia facciale, beijing airportNel nuovo aeroporto di Pechino, progettato dalla defunta architetta Zaha Hadid,(1) verrà installata l'ultima tecnologia di riconoscimento facciale per la sicurezza del sito, secondo quanto riportato di recente dal quotidiano ufficiale South China Morning Post.(2)

Con questa nuova tecnologia il nuovo aeroporto di Pechino, da 12 miliardi di dollari, progettato per gestire fino a 100 milioni di passeggeri all'anno a pieno regime, migliorerà la gestione dei flussi e soprattutto dei controlli di tutte le persone.

Il nuovo aeroporto si trova a circa 50 chilometri a sud del centro di Pechino e contribuirà a ridurre la congestione nell'attuale aeroporto situato nel nord-est della capitale. Servirà anche Xiongan, la città satellite nella vicina provincia di Hebei, creata per ridurre il sovraffollamento a Pechino. Si prevede che la verifica dell'identità nel nuovo aeroporto sarà gestita da telecamere che trasmetteranno l'aspetto dell'utente a un database ID nazionale. Attraverso la visione artificiale, le autorità aeroportuali potranno anche abbinare gli utenti ai loro effetti personali, in modo che il possessore di un eventuale bagaglio incustodito o abbandonato sarà facilmente rintracciato, valutato e controllato.

In un'intervista con China Newsweek dello scorso marzo, Guo Yanchi, l'ingegnere capo che supervisiona i lavori di costruzione, ha dichiarato alla rivista che il nuovo aeroporto di Pechino è stato progettato per il futuro, sulla base di concetti digitalizzati e intelligenti. L'aeroporto utilizzerà tecnologie come Internet of Things (IoT), cloud computing e storage, singoli dispositivi intelligenti e la realtà virtuale.

Con la tecnologia di riconoscimento facciale trovati in 4 giorni 2930 ragazzi indiani che si erano persi

Con la tecnologia di riconoscimento facciale trovati in 4 giorni 2930 ragazzi indiani che si erano persiIn India, nel secondo paese più popoloso del mondo, trovare un bambino scomparso è un compito estremamente complesso. Ma grazie all'uso del riconoscimento facciale, si stanno facendo grandi progressi. Vi diciamo come.

RICONOSCIMENTO FACCIALE

In primo luogo, il Ministero delle donne e dello sviluppo infantile dell'India ha creato TrackChild,(1) un enorme database nazionale con fotografie di bambini scomparsi. Su questo sito web puoi vedere quali bambini sono scomparsi, quali sono stati trovati, segnalare nuovi casi e fare indagini legali.

La seconda parte di questo programma ha a che fare con la tecnologia di riconoscimento facciale (FRS, per il suo acronimo in inglese). Attraverso il software, l'organizzazione BBA è in grado di confrontare automaticamente le immagini dei bambini scomparsi con quelle di coloro che arrivano negli ospedali, negli orfanotrofi e in altre istituzioni del paese.

I risultati sono sorprendenti: in soli quattro giorni, il Dipartimento di Polizia di Nuova Delhi è riuscito a localizzare 2930 bambini ea riunirli con le loro famiglie durante il mese di aprile.

Privacy: l'Italia si allinea alle norme Ue. Varato il condono tombale sulla privacy

Privacy: l'Italia si allinea alle norme Ue. Varato il condono tombale sulla privacyIl governo, dopo innumerevoli esitazioni, ha finalmente trasmesso(1) alle Camere il decreto di adeguamento nazionale al regolamento europeo sulla privacy. Un decreto che, in verità, migliora di molto la “brutta” versione(2) che era circolata all’indomani dell’approvazione preliminare da parte del governo, il 21 marzo scorso.

Il Fatto quotidiano, peraltro, si è occupato estensivamente dell’iter della norma con diversi articoli.(3) Eppure, anche in questa che, presumibilmente, sarà la versione che il governo varerà definitivamente nei prossimi giorni, al fine di rispettare da un lato la scadenza prevista dalla legge delega (il 21 maggio), e dall’altro il termine del 25 maggio, c’è qualcosa che non quadra. Si tratta delle violazioni penali della privacy compiute sino al 25 maggio 2018.

Grazie infatti a due norme inserite nella prima stesura, ma non modificate dal governo nella meritoria opera di revisione successiva, chi ha violato la privacy anche in maniera massiva, non avrà alcuna conseguenza, se non il pagamento di pochi spiccioli. È la conseguenza dell’introduzione di quelli che sono gli articoli 24 e 25 dell’articolato normativo.

In pratica, chi si è reso responsabile di violazioni penali della privacy fino ad oggi, praticamente andrà esente da pena, mentre chi li compirà (anche dal punto di vista amministrativo e non solo penale) da ora in poi non solo si esporrà a “multe” fino a venti milioni di euro, ma non avrà nemmeno la possibilità di accedere ad una definizione agevolata delle eventuali violazioni.

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